Milan, senti De Ketelaere: ‘Rinato all’Atalanta da 9 e mezzo, falso magro come Sinner’
La rinascita di Charles De Ketelaere. Il trequartista belga classe 2001, passato in prestito con diritto di riscatto dal Milan all’Atalanta nello scorso mercato estivo, ha dichiarato in un’intervista alla Gazzetta dello Sport: “Adesso sono un nove e mezzo, è una buona sintesi che mi piace. Per lavorare meglio cerco di essere sempre sereno, anche dopo le partite meno buone, è difficile che io sia arrabbiato. Quando gioco ho un faccia diversa, sorrido molto poco, se non quando esulto, ma è solo concentrazione. Nei momenti duri ho mai dubitato di me? Direi una bugia rispondendo no, ma poi è il lavoro che mi porta a non dubitare, mi ha aiutato a non perdere fiducia in me stesso. Do tutto quel che ho, e posso dare ancora di più. Ma sento che sto crescendo e non mi meraviglia: quello che dai, lo ricevi indietro quasi sempre. Quando mi è scattato dentro qualcosa? Non un solo ‘clic’: quando ti senti meglio ed entri in sintonia con i compagni, metti in fila diverse buone partite. Sono orgoglioso e fiducioso per me stesso e per la squadra, in corsa per i suoi obiettivi in campionato, Europa League e Coppa Italia. Giocare qui è impegnativo, ma molto divertente: abbiamo qualità e non solo davanti, di sicuro non l’ho portata solo io. Per vincere la Coppa Italia ci mancano tre grandi partite e so che qui aspettano un trofeo da 60 anni, sarebbe molto bello essere nell’Atalanta che ne riporta uno a Bergamo”.


Milan, gli arabi in Italia: parte il pressing su Cardinale
Il tema del riassetto societario torna al centro della scena del Milan. Consolidato il terzo posto dell’imprescindibile Champions e avviato al rettilineo il mercato d’inverno col veto posto per ora dal Torino su Buongiorno, dal Medio Oriente filtra una nuova indiscrezione: l’interesse crescente dei potenziali investitori arabi, dopo i colloqui dello scorso novembre, per l’ingresso nel club. La novità è che stavolta gli investitori stessi sono stati avvistati a Milano. Si tratterebbe di rappresentanti di Pif, il fondo governativo saudita, interessati a rilevare a breve termine quote del club dall’azionista di maggioranza, il manager statunitense dell’entertainment Gerry Cardinale, titolare di RedBird Capital, la controllante del Milan. Secondo fonti finanziarie saudite Cardinale, dopo il blitz per la partita con la Roma e il discorso motivazionale alla squadra in presenza del suo consulente e dirigente ombra Ibrahimovic, era atteso sul Golfo Persico, mentre alcuni emissari di Riad si sarebbero trattenuti a Milano.


De Rossi: “Me la giocherò fino alla morte per rimanere alla Roma”
Comincia ufficialmente il dopo Mourinho alla Roma. Daniele De Rossi alla vigilia dell’esordio sulla panchina giallorossa contro il Verona ha parlato in quella che, di fatto, è diventata la conferenza della sua presentazione. Contratto di sei mesi: “Non ci sono clausole o dettagli, ho firmato in bianco e la società è stata chiara sulla durata e le prospettive future. Non potevo dire di no alla Roma – ha commentato De Rossi -, nella vita c’è chi rifiuta e chi si butta nella mischia. Ovviamente lotterò fino alla morte per poter restare qui e giocherò tutte le mie carte”. Per l’opinione pubblica De Rossi è stato scelto per calmare la rabbia dei tifosi: “Non sono stupido, di sicuro non sono stato scelto per quanto fatto con la SPAL. Ma non credo di essere solo un calmante, ma di poter portare anche leadership ed esperienza per sfruttare questa opportunità”.


Il Napoli è la prima finalista di Supercoppa: Fiorentina ko 3-0
In uno stadio di Riyadh semivuoto il Napoli batte 3-0 la Fiorentina e vola in finale di Supercoppa Italiana. Simeone apre la partita nel primo tempo, i viola si mangiano le mani per il rigore sbagliato da Ikone. Nel finale Zerbin entra e con una doppietta in tre minuti rende più rotonda la vittoria e fa esultare Mazzarri, tornato al 3-4-2-1.

Mazzarri opta per la difesa a tre, Italiano va con la linea a quattro. La partenza non è proprio a ritmi altissimi, anche se lo sviluppo è gradevole. Ed è il Napoli a trovare per primo la porta avversaria: al 9’ è Politano ad accentrarsi dalla destra, classica azione che si chiude con il sinistro ben deviato in angolo da Terracciano. Un minuto più tardi è Ikone a rendersi pericoloso: incursione in area, ma conclusione deviata in angolo, sugli sviluppi del quale Biraghi colpisce bene al volo ma allargando troppo il sinistro. La Fiorentina ha il possesso palla, ma lascia spazi in ripartenza che il Napoli riesce a sfruttare. In una di queste occasioni – è il 22’ – arriva il gol del vantaggio: Kvaratskhelia difende bene il pallone in fascia e lo appoggia a Juan Jesus, gran giocata del brasiliano in verticale per Simeone, Martinez Quarta e Biraghi concedono una prateria nella quale si infila l’argentino, bravo a chiudere con il sinistro sul palo lontano. La reazione della Fiorentina arriva al 28’: cross di Bonaventura e colpo di testa di Martinez Quarta che finisce sul palo, poi l’azione prosegue ma il successivo gol di Beltran viene annullato per fuorigioco di Boneventura. Ma la chance più grande per la squadra di Italiano capita al 44’: Ikone è bravo a entrare in area saltando Mario Rui, poi sul ritorno del portoghese si procura un calcio di rigore. Va lui stesso dal dischetto, ma l’esecuzione è da mani nei capelli, conclusione centrale lenta e soprattutto alta.

E anche la prima chance è viola, una girata di Beltran al 5’ però troppo lenta e facile per Gollini. La squadra di Mazzarri è in attesa, al 7’ Cajuste ha una buona chance in area dopo un appoggio di Mario Rui, ma il destro è alto. Italiano prova a dare una scossa con i cambi: al 12’ dentro Nzola e Sottil, fuori i due esterni Brekalo e Ikone, i peggiori in campo fin lì. Non cambia il modulo, non cambia neppure al 22’ con l’inserimento di Parisi al posto dell’ammonito Biraghi. Sostituzioni anche per Mazzarri: minuto 27, entrano Ostigard, Zielinski e Lindstrom, fuori Mario Rui, Kvaratskhelia e Politano. Dentro anche Zerbin per Mazzocchi a 9’ dalla fine. Ed è un cambio decisivo, perché proprio il nuovo entrato al 39’ trova il raddoppio: angolo di Zielinski, sponda di Di Lorenzo e Zerbin devia in porta. Attimi di paura, perché l’esterno offensivo sbatte sul palo in uno scontro con Parisi. Si rialza, nessun problema. Anzi, nell’azione successiva prende palla a centrocampo, va dritto per dritto e con il destro trova l’angolo più lontano per il 3-0, con relativa esplosione di gioia di tutta la panchina del Napoli.


ADL rischia processo per l'affare Osimhen, la Procura chiude l'indagine: "Falso in bilancio!"
Aurelio De Laurentiis è indagato per l’affare che portò in Italia Victor Osimhen dal Lille e oggi la procura di Roma ha chiuso l’indagine. Falso in bilancio l'accusa per il presidente del Napoli, che acquistò il centravanti nigeriano per 71,2 milioni, ma ne sborsò solo 50 circa più i cartellini di Orestis Karnezis, Luigi Liguori, Claudio Manzi e Ciro Palmieri (5 milioni circa cadauno). Questo è quanto si legge sull'edizione online de La Repubblica:
"Aurelio De Laurentiis è indagato con l’accusa di falso in bilancio per l'acquisto dell'attacante Victor Osimhen. I magistrati della Procura di Roma hanno chiuso l'indagine nei confronti del presidente del Napoli. Sotto inchiesta anche altri componenti del board del club. L’inchiesta della giustizia ordinaria sulle presunte plusvalenze fittizie intorno alla compravendita nel 2020 dell’attaccante nigeriano, invece, è stata spostata lo scorso agosto da Napoli alla Procura della Capitale, perché è a Roma che fu approvato il bilancio del Napoli calcio".


Rai - Popovic e Zerbin al Frosinone, smentite su Solet in difesa: il punto
Ciro Venerato, giornalista ed esperto di mercato di Rai Sport, dà le ultime sul mercato del Napoli, facendo un punto tra le uscite e soprattutto la difesa: "Tutto confermato Popovic e Zerbin andranno martedì al Frosinone, come anticipato due giorni fa".

La stessa autorevole fonte araba conferma che non sarà Solet del Salisburgo il prescelto in difesa. Il club azzurro aspetterà fino a martedì mattina Udinese e Rennes per Nehuen Perez e Theate. Solo dopo si valuteranno altri nomi, alcune di quali ancora non sono usciti.