In base a quanto comunicato dalla Nasa, questo martedì è terminata con successo la delicata operazione del dispiegamento del gigantesco schermo solare che consentirà al telescopio James Webb, lanciato lo scorso dicembre all'interno di un vettore Ariane, di avere la sensibilità necessaria per rilevare i segnali provenienti da corpi celesti mai raggiunti in passato.

L'operazione ha interessato 139 dei 178 meccanismi di rilascio presenti sul Webb, 70 gruppi di cerniere, 8 motori, circa 400 pulegge e 90 cavi con una lunghezza - in totale - di circa 400 metri.

"L'apertura dello schermo solare di Webb  è un'incredibile pietra miliare, cruciale per il successo della missione", ha affermato Gregory L. Robinson, direttore del programma. "Migliaia di componenti hanno dovuto lavorare con la massima precisione affinché questa meraviglia dell'ingegneria si dispiegasse completamente. Il team ha compiuto un'impresa formidabile vista la complessità dell'operazione, una delle più delicate relative a questa missione".

Ma quello che diventerà l'osservatorio spaziale più grande e complesso al mondo deve attendere ancora altri 5 mesi e mezzo per completare la fase di installazione che prevede il dispiegamento dello specchio secondario e delle ali dello specchio primario, l'allineamento dell'ottica del telescopio e la calibrazione degli strumenti scientifici. Solo dopo aver completato tutte queste fasi, Webb inizierà a catturare e trasmettere le sue prime immagini.

Il telescopio James Webb è il prodotto di una partnership internazionale tra Nasa, ESA (Agenzia spaziale europea) e Agenzia spaziale canadese. Il controllo della missione viene effettuato dal Goddard Space Flight Center della NASA a Greenbelt, nel Maryland.


Crediti immagine: Comunicato NASA/Chris Gunn