“Ho sempre cercato di inseguire le aree di confine, provando a guardare sempre oltre e ispirandomi ai grandi personaggi del passato che hanno sfidato le certezze del loro tempo”.

Con queste parole Ilaria Capua riassume il lavoro svolto in questi anni. Un percorso fatto di idee ed intuizioni che oggi le sono valse la laurea honoris causa all’Università di Palermo.

Il rettore Massimo Midiri ha conferito alla virologa il titolo, rendendola di fatto la prima donna nella storia ad essere insignita della laurea honoris causa dall’università palermitana e “il primo medico veterinario in Italia a ricevere il riconoscimento in Medicina – ha detto Capua -. Sono molto contenta che Palermo mi abbia riconosciuto questo. Si va nella direzione della salute circolare – ha aggiunto -, la salute è una sola, non si può veder in maniera disgiunta da quella delle piante e degli animali ed è importante che i giovani possano comprendere ciò: sono loro il futuro e riusciranno a dare questa svolta all’approccio alla salute”.

E ha poi ricordato: “Le malattie infettive sono uno dei motivi per cui nasce la salute pubblica – ha sottolineato – ed è importante che si sviluppino sistemi che proteggano la comunità: lo abbiamo visto con il covid e bisogna farlo per tutte le altre malattie in circolazione”.

Capua lancia la sfida per una medicina proiettata verso soluzioni “innovative e coraggiose” e si commuove pensando al grande sostegno della famiglia e alle “situazioni difficilissime” e agli atti di “vera e propria ingiustizia” subiti a causa di una vicenda giudiziaria poi archiviata che la sospettava di essere una “trafficante di virus”.

In prima fila, ad ascoltare le parole con cui il rettore Massimo Midiri ha introdotto la virologa, il prefetto Maria Teresa Cucinotta e l’assessore regionale alla Sanità Giovanna Volo: “Per noi è una giornata di festa – ha detto il rettore -, significa riconoscere il valore di una scienziata che si è battuta per la salute degli animali e per l’uomo, in una logica integrata del One health, la lettura olistica per comprendere la patologia come il Covid e le altre che potrebbero comparire. Un personaggio che ha sempre saputo dare in chiave mediatica messaggi rassicuranti e non appartenenti allo spettacolarismo di massa, fondamentale per non fare impazzire milioni di persone”.

La salute circolare come progetto di sistema e approccio integrato per la promozione della salute dell’ambiente, del mondo animale, dell’uomo. È questa la lezione pluridecennale di Ilaria Capua, ricercatrice impegnata a superare le barriere, modello d’ispirazione per le generazioni future. Con questa motivazione l’Università degli Studi di Palermo ha conferito ieri alla virologa italiana la laurea honoris causa in Medicina e Chirurgia. “Sono il primo laureato in veterinaria a ricevere questo riconoscimento e sono la prima donna a ricevere una laurea honoris causa dall’Università di Palermo — ha detto Capua aprendo la sua lectio magistralis — e quindi qui oggi sono stati superati due confini importanti”.

La scienziata protagonista di uno storico «strappo» con il quale aveva reso pubblici e trasparenti nel 2006 i dati sull’aviaria, insignita tra i tanti premi internazionali del Revolutionary Mind di Seed, ha ricordato il suo lavoro «sempre sui confini» e ha rivolto ai medici l’invito a creare «una massa critica di pensiero che porti ai cittadini nuova consapevolezza. La salute ci rende liberi».   

Come si legge nella motivazione del conferimento, l'università di Palermo ha deciso di premiare la virologa di fama internazionale "in considerazione,   dello straordinario contributo al progresso scientifico in ambito biomedico introducendo importanti innovazioni con un considerevole impatto sulla gestione delle Pandemie;  dell’eccezionale attività svolta nella promozione di progetti articolati ed innovativi in ambito sanitario; della promulgazione e realizzazione di iniziative in ambito sanitario valorizzando la collaborazione tra esperti di salute animale e di salute umana; dell’importanza dei risultati delle sue ricerche scientifiche, che hanno ricevuto prestigiosi riconoscimenti a livello nazionale ed internazionale, rappresentando un modello di ispirazione ed esempio alle generazioni future".

La virologa è anche impegnata  dal 27 con alcune tappe in giro per l'Italia del nuovo spettacolo teatrale prodotto da Aboca, “Le parole della salute circolare”, per promuovere il concetto della salute circolare. bene espresso nell'omonimo libro. appena uscito in libreria edito da Aboca edizioni.