Che tu sia appassionato di fitoterapia e nutrizione o meno, ti sarà sicuramente capitato di sentir dire da amici, parenti o conoscenti la ormai mitica frase riferita all'ananas: “beh sì l'ananas fa bene perchè brucia i grassi!”.

Il nostro cervello è abituato a lavorare la mole infinita di dati che riceve secondo tre principi: generalizzazione, distorsione e cancellazione.

Di certo tutti e tre sono parte integrante di questo famoso luogo comune sul frutto tropicale.

Generalizzazione perchè si considera che l'azione sia estesa a qualsiasi situazione in cui si mangi ananas: distorsione perchè il vero benefit di questo frutto viene ridotto a un'unica azione (pure non corretta); cancellazione perchè se mai si è avuto occasione di parlare con un esperto in materia, si è dimenticato il restante 90% della storia.

Intanto partiamo dai fondamentali e specifichiamo bene che il principio attivo funzionale dell'ananas si chiama bromelina ed è un insieme di enzimi deputati a degradare e quindi rendere disponibili per il nostro organismo le proteine.

Già a questo punto il mito è decaduto perchè scopriamo che anziché occuparsi di grassi, la bromelina di occupa quindi di proteine.

 

Questo mix di enzimi ha molteplici funzioni positive per il nostro organismo:

● in primis svolge un'importante azione antinfiammatoria e antiedematosa in situazioni di patologie diverse come quelle riguardanti i tessuti molli vedi gli edemi sottocutanei secondari a traumi articolari o muscolari come le contusioni, gli strappi o gli stiramenti muscolari. L'azione pare essere dovuta all'interazione della bromelina con altre molecole nell'organismo in modo da favorire il ripristino di una corretta permeabilità della parete vascolare e permettere il riassorbimento di edemi nei tessuti circostanti. E' stata studiata anche un'azione della bromelina in situazione di asma allergica acuta in cui si è notato una netta riduzione dei livelli di proteine infiammatorie quali la interleuchina 13. In Germania è stato condotto uno studio sulla sinusite dei bambini a cui è stata somministrata bromelina e che ha portato alla scomparsa dei sintomi entro 6 giorni dall'inizio del trattamento;

● molto nota è anche l'azione nei confronti della cellulite. La bromelina in questo caso fa in modo di rimuovere l'acqua e i sali che si sono accumulati in eccesso nel tessuto sottocutaneo, stimolando al contempo la diuresi attraverso cui queste scorie vengono progressivamente espulse. La naturale conseguenza è un netto miglioramento del trofismo cutaneo e la scomparsa delle lesioni caratteristiche della cellulite. Parimenti la bromelina è utilizzata in tutti i casi di sovrappeso o obesità in cui si ritiene che il fenomeno abbia tra le sue cause scatenanti un'eccesso di ritenzione idrica;

● meno nota ma altrettanto importante è l'azione lenitiva su ferite e ustioni. L'applicazione di complessi proteici dell'ananas sulle ferite ha mostrato in sede sperimentale una completa pulizia dei tessuti trattati entro 24 ore con annessa riduzione del dolore.

Qualora assunta sotto controllo di un esperto fitoterapeuta, non vi sono controindicazioni particolari all'assunzione di bromelina se si eccettuano i casi di persone affette da ulcera peptica o in chi è soggetto a emorragie.