Condivido pienamente e faccio mio l’appello dell’Alleanza contro la povertà (composta da 35 soggetti tra cui, ad esempio, Caritas Italiana, Cgil, Cisl, Uil, Acli, Forum terzo Settore, Anci e Conferenza delle Regioni) ad approvare la legge delega di introduzione del Reddito di inclusione sociale. Da gennaio l’Italia è l’unico paese europeo nel quale lo Stato non fornisce un aiuto alle persone in povertà assoluta. La Grecia infatti, che condivideva questo primato negativo con il nostro Paese, ha deciso di introdurre nel 2017 un sostegno pubblico a chiunque si trovi in tale condizione. Dall’inizio della crisi, le persone in povertà assoluta in Italia sono aumentate del 155%: nel 2007 erano 1milione ed 800mila mentre oggi sono 4milioni e 600mila. Povertà assoluta è il termine tecnico che indica la miseria. Nei mesi scorsi Governo e maggioranza e opposizione hanno cominciato il percorso parlamentare della legge delega per l’introduzione del Reddito d’Inclusione: ma il percorso rischia ora di interrompersi. “L’Alleanza contro la povertà – si legge nella conclusione dell’appello – auspica che non siano scaricate sulla parte più debole della società italiana le conseguenze negative dell’instabilità politica. Chiede, dunque, al Presidente della Repubblica, del Consiglio dei Ministri ed ai Presidenti di Camera e Senato che l’azione del Governo e del Parlamento pongano tra le priorità la lotta alla povertà e a tutte le forze politiche di collaborare affinché si giunga in tempi rapidi a:
Marco Carra: condivido l'appello dell'Alleanza contro la povertà per il reddito di inclusione

• approvare la legge delega di introduzione del Reddito d’Inclusione (REI)

• predisporre il Piano nazionale contro la povertà con un investimento tale da rendere i servizi territoriali realmente inclusivi”