Dopo aver schivato in appello la prima condanna del 2015, il leader spirituale Mohammad Ali Taheri si ritrova di nuovo a dover fare i conti con una sentenza di condanna a morte.

Taheri, attivo nella medicina alternativa, ha venti giorni di tempo per presentare un nuovo appello e sperare in un responso positivo da parte della Corte Suprema iraniana.

Il leader spirituale è stato accusato di blasfemia direttamente dal leader supremo dell'Iran, l'ayatollah Ali Khamenei.

I suoi guai giudiziari erano già iniziati nel 2010, accusato di aver attentato alla sicurezza dello Stato, e nel corso della sua prigionia aveva protestato mediante scioperi della fame.