CASERTA - L'epigenetica è una parte della biologia, logica della vita, che da alcuni decenni ci ha spiegato quanto il nostro “destino” sia nelle nostre mani. L'epigenetica – così nella pubblicazione a cura della Dott.ssa Anna Foglia, riportata nel numero di novembre 2023 della rivista medico-scientifica “Salutare.info”- ha rivoluzionato la visione che la scienza ha sul ruolo della genetica, dello stile di vita, delle nostre scelte quotidiane sulla manifestazione della felicità e quindi della salute. Vediamo come. 

“Ogni individuo – scrive la Dott.ssa Foglia, medico di medicina generale, casertana - nasce con un determinato genotipo, ovvero un DNA che ha delle caratteristiche che lo predispongono anche a determinate patologie piuttosto che ad altre. Una volta si pensava che l'informazione contenuta nel DNA avesse un valore quasi assoluto, tant'è che all'origine del “Progetto Genoma”, col quale si è decodificato il genoma, si sarebbe capito tutto della genesi delle malattie. 

Sappiamo che il DNA è una sorta di alfabeto ma, le parole che vengono formate da quell'alfabeto dipendono, in larga misura, da una costante interazione che il nostro organismo ha con l'ambiente esterno. È chiaro che le lettere ci debbono essere tutte, nel caso manchi qualcosa (delezione) si attiva una malattia genetica vera e propria.

La stragrande maggioranza delle patologie fa parte della categoria di quelle indotte dall'interazione tra la predisposizione di base che abbiamo e lo stile di vita che ci scegliamo (che dipende dal tipo di pensieri che facciamo). Sappiamo infatti che il fenotipo, ossia l'insieme di caratteristiche morfologiche (di forma) e funzionali dell'uomo è il prodotto diretto dell'interazione tra il genotipo e le informazioni che vengono sia dall'esterno che dentro di noi. 

Queste sono sottoposte a elaborazioni continue che poi manifestano una determinata risposta (ad es. metabolica: diabete, calcolosi renale, iperuricemia, ipertensione, etc.) piuttosto che un'altra. In primis sono le nostre scelte: cosa mangio o bevo, quanto mi muovo, quanto sono stressato, che tipo di emozioni vivo. 

Tutto ciò deriva da che tipo di pensieri ho e quindi, da come mi parlo (comunicazione interna) e diventa informazione in grado di attivare o disattivare, accendere o spegnere i nostri geni, modulando così la nostra "espressione genica". 

Abbiamo quindi la possibilità di manipolare il livello di attività dei nostri geni attraverso le scelte quotidiane. In conclusione, le predisposizioni di base con cui nasciamo possono essere annullate o ridotte. 

Ad esempio, se nasco con una predisposizione genetica di sviluppare il diabete, se faccio delle scelte non salutari, rimanendo completamente sedentario, se ripeto in automatico e inconsapevolmente il copione dei miei genitori, questa si potenzierà. 

Comportandomi in maniera diversa però, potrò evitare di sviluppare la patologia. Molto illuminante per l'epigenetica è stato un esperimento che ha riguardato due fratelli gemelli. Sono stati studiati in modo dettagliato, prima di avviare l'esperimento, a partire dalla loro fisiologia, genetica, microbioma sfera ormonale etc. 

Uno dei fratelli era nello spazio e vi è rimasto per un anno. L'altro fratello è rimasto a terra come soggetto di controllo. Si sa che gli astronauti in orbita, per missioni di lunga durata sono esposti ad un processo d'invecchiamento accelerato che interessa soprattutto i muscoli e le ossa. Si dice che 6 mesi in orbita corrispondano, per quanto riguarda queste strutture a 10 anni a terra. 

Tutti si aspettavano chiaramente che il fratello, gemello omozigote, che era nello spazio, avrebbe avuto un invecchiamento accelerato rispetto all'altro fratello rimasto a terra. C'era un fattore che non era stato preso abbastanza in considerazione, ovvero il programma di contromisure che gli astronauti possono fare a bordo della stazione astronomica internazionale (dieta, attività fisica costante ecc.).

L'astronauta ha superato l'effetto epigenetico dell'assenza di gravità manifestando un risultato quasi paradossale, in quanto il fratello rimasto a terra è invecchiato più velocemente. 

Tanti dicono: "Il tuo destino è nelle tue mani". Io invece – afferma la Dott.ssa Anna Foglia -  affermo che: "Sei il risultato delle tue scelte: consapevoli e/o inconsapevoli". per questo è necessaria la conoscenza del funzionamento, al fine di essere libero di scegliere e non indotto.