La Commissione Ue ha espresso un giudizio positivo sul piano di ripresa e resilienza modificato dell'Italia, che include un capitolo dedicato a REPowerEU. Il piano ora ammonta a 194,4 miliardi di € (122,6 miliardi di € in sovvenzioni e 71,8 miliardi di € in prestiti) e comprende 66 riforme, sette in più rispetto al piano originale, e 150 investimenti.

Ci sono state anche modifiche nel settore sanitario, relative anche all'assistenza territoriale: il numero di Case di Comunità da realizzare con i fondi europei è diminuito da 1.450 a 1.038. Anche il numero di Ospedali di Comunità è diminuito, passando da 400 a 307, e le Centrali Operative territoriali sono diminuite da 600 a 480. Il Ministero ha spiegato che il taglio era necessario a causa dell'aumento dei costi e delle difficoltà burocratiche per la realizzazione delle strutture. Tuttavia, il Ministero ha assicurato che le strutture non finanziate dal Pnrr saranno costruite con altri fondi, come quelli per l'edilizia sanitaria.

La Commissione europea ha scritto che, alla luce delle modifiche proposte dall'Italia, la Missione 6 continua a rafforzare la prossimità dei servizi e la digitalizzazione del sistema sanitario nazionale. L'obiettivo delle proposte di modifica deve tener conto delle circostanze oggettive previste, come l'inflazione e gli sviluppi imprevisti.

Per quanto riguarda l'obiettivo al 2026 per i pazienti da assistere a domicilio, dovranno essere 842 mila gli over 65 da assistere. Il progetto per la telemedicina diventa più ambizioso: saranno 300 mila le persone da assistere entro il 2025, invece delle 200 mila originariamente previste. L'operatività di 3.100 nuove apparecchiature diagnostiche viene posticipata di due anni, da fine 2024 a fine 2026.

Il numero di posti letto di terapia intensiva e sub intensiva da realizzare entro giugno 2026 viene ridotto da 7.700 a 5.922. Il numero di interventi antisismici nelle strutture ospedaliere per allinearle alle norme antisismiche scende da 109 a 84.

È previsto che almeno il 90% di 250 milioni di euro venga erogato per progetti finalizzati a ristrutturare e ammodernare gli ospedali relativi agli Accordi di Programma ai sensi dell'articolo 20 L. 67/88, e condotto dal Ministero della Salute con la rispettiva Regione. La soglia dei medici di medicina generale che entro il 2025 siano in grado di alimentare il fascicolo sanitario elettronico viene fissata all'85%.