La salute prima di tutto, specie al tempo della Covid, quando informazioni false o non ufficialmente confermate potrebbero addirittura mettere a rischio la vita delle persone. Per questo motivo, i social hanno deciso di adottare la "linea dura" anche nei confronti dei contenuti inviati da premier e capi di Stato. 

I primi ad essere incappati nelle nuove direttive anti-coronavirus, sono stati il presidente del Venezuela, Nicolas Maduro, e quello brasiliano, Jair Bolsonaro. 

Il primo, in un tweet, aveva spacciato un farmaco fatto in casa come rimedio alla Covid-19. Cancellato!

Il secondo, dopo aver ripetutamente minimizzato la pericolosità del Sars-CoV-2 ed incoraggiato i brasiliani a ignorare i consigli medici sul distanziamento sociale, ha pubblicato un post su Facebook in cui dichiarava che l'idrossiclorochina era il farmaco ritenuto efficace per contrastare la Covid-19. Cancellato... anche da Instagram!

Secondo l'OMS non esiste una cura efficace per questa pandemia. Vi sono però farmaci o mix di farmaci che, in via sperimentale, vengono testati e utilizzati in base ai risultati più o meno incoraggianti che sono stati ottenuti. 

L'idrossiclorochina è un antimalarico che fa parte parte dei farmaci antireumatici modificanti la malattia e utilizzato nella terapia, oltre che della malaria, anche dell'artrite reumatoide e del lupus. Viene testato in Francia e viene utilizzato anche in altri Paesi insieme ad altre tipologie di cura. L'efficacia deve essere provata, senza dimenticare che, come molti farmaci, non può essere somministrato a tutti... ad esempio non ai cardiopatici.

Anche Trump, la scorsa settimana aveva cercato di far passare l'idrossiclorochina come cura efficace contro questo coronavirus, cercando di minimizzare le conseguenze del contagio. Ma anche Trump, progressivamente, ha dovuto fare i conti con la realtà, mentre gli ultimi dati - non aggiornati - indicano negli Usa oltre 165mila contagiati e 3.415 decessi, con 20mila persone positive in più ogni 24 ore.