In attesa di conoscere la strategia con cui il Milan si presenterà in Svizzera per cercare di limitare multe e sanzioni che potrebbero colpire la squadra a causa del rifiuto del settlement agreement da parte dell'Uefa, la prossima settimana vedrà il club rossonero alle prese anche con il suo futuro societario.

Le ombre sulla proprietà cinese si addensano. Infatti, agli inizi di giugno Yonghong Li è chiamato a versare nelle casse della società 10 milioni di euro come prima tranche dell'aumento di capitale di 40 milioni deciso dal CdA.

Per la precisione, il Consiglio di Amministrazione del Milan lo scorso venerdì ha chiesto alla proprietà cinese il versamento di ulteriori 20 milioni, che si aggiungono ai 37,4 milioni deliberati a marzo, dei quali solo 17,8 sono già stati versati.
Quindi, ne rimangono 40 necessari a far fronte all'ordinaria amministrazione che, in totale, dovranno essere versati entro il mese di giugno.

Nel caso in cui Yonghong Li non fosse in grado di soddisfare la richiesta, interverrebbe il fondo Elliott che, in base agli accordi contrattuali relativi al prestito per l'acquisto del club, potrebbe diventarne proprietario prima della scadenza naturale.