Se il sistema della giustizia internazionale penale ha ancora credibilità ritengo che il mandato di cattura della Corte Penale Internazionale arriverà a breve, non solo per il Premier Benjamin Netanyahu ma anche per il Ministro della Difesa Yoav Gallant e il Capo di Stato Maggiore Herzl Halevi.
Questo significa che tutti i Paesi che hanno riconosciuto l’organo giudiziario internazionale sono obbligati a rispettare l’ordine di cattura e la sua piena legittimità poiché la giurisdizione della Corte Penale Internazionale per genocidio, crimini contro l’umanità e crimini di guerra opera a tutti gli effetti sul territorio della Palestina che ha aderito allo Statuto di Roma nel gennaio 2015. La giurisdizione della Corte Penale, per i crimini commessi in Palestina o da cittadini palestinesi, decorre quindi dall’aprile 2015.
Lo Stato di Israele è già chiamato a rispondere di presunte accuse di genocidio, come legittimamente richiesto dal Sudafrica. Esiste anche una giurisdizione penale per le persone fisiche che possono essere processate dalla Corte Penale Internazionale. Credo che le prove raccolte dai vari organismi internazionali siano sufficienti per consentire al procuratore presso la Corte penale l’emissione di un mandato di arresto anche contro un primo ministro potente come Netanyahu.
Nella Striscia di Gaza i pesanti bombardamenti israeliani hanno ucciso oltre 34.000 persone (in maggioranza civili, donne e bambini) e portato quella prigione a cielo aperto nella carestia.
Così come per Vladimir Putin, nessuno può essere al di sopra della legge, pena il venir meno della credibilità di tutto il sistema di giustizia internazionale penale. Sarebbero 123 gli Stati obbligati giuridicamente a procedere all’arresto se la persona incriminata si trovasse nel loro territorio. Tra questi Stati c’è tutta l’Unione Europea.
Vincenzo Musacchio è criminologo forense ed investigativo, giurista, associato al Rutgers Institute on Anti-Corruption Studies (RIACS) di Newark (USA). È ricercatore indipendente e membro dell’Alta Scuola di Studi Strategici sulla Criminalità Organizzata del Royal United Services Institute di Londra.