Negli ultimi tempi è diventato di "moda" affermare con molta facilità che i casi di Mirella Gregori e quello di Emanuela Orlandi sono due cose diverse.

In effetti è proprio così, o almeno all'apparenza!
Ricordiamo però che l'ex P.M. dott. Capaldo disse in Commissione Parlamentare Orlandi che "i due casi [...] possono essere trattati insieme con l’avvertenza che i responsabili [...] potrebbero essere diversi”.

Usando un pò di logica potremmo fare una metafora per comprendere meglio la frase del dott. Capaldo, o almeno per provare a darne una mezza spiegazione.

Se un ladro di appartamenti svolge abitualmente le sue malefatte nella città di Roma e poi gli viene chiesto ,da qualcun altro, di fare un furto in un appartamento di Ostia, il ladro userà la stessa attrezzatura e lo stesso modus operandi. Nel secondo caso il "vero" responsabile è però il committente e non il ladro. 
Questi rimane solo l'esecutore materiale.
l ladro percepirà dal mandante una lauta ricompensa per il lavoro commissionato, ma se così non fosse, il mandante dovrà sempre preoccuparsi del ladro - che prima o poi - potrebbe rivelare il suo nome e farlo arrestare.

Speriamo che la metafora sia stata esaustiva: vediamola nel contesto dei casi di Mirella Gregori e Emanuela Orlandi

Se a Roma nel 1983 vi fosse stata una "manovalanza" che si occupava di selezionare e di rapire ragazzine dai 15 anni in sù, e se vi fosse stato un mandante al quale "piaceva" vedere ed organizzare "schifezze" in ambito pedo-pornografico con le vittime rapite (alcune forse consenzienti per soldi), potremmo dire che c'era un modus operandi collaudato, ma anche delle persone dedite a queste malefatte specializzate ed organizzate, oltre che ad un mandante specifico.

Se ad un certo punto un nuovo committente volle entrare nel "giro" si sarà sicuramente rivolto alla stessa manovalanza e alle stesse persone, già operative e collaudate, per svolgere quel tipo di compito.
E ancora, se il nuovo committente fosse stato un "ente supremo", uno di quelli che la manovalanza poteva usare come fonte di denaro e di favori, vista l'importanza mondiale, perché non ricattarlo fino allo sfinimento per estorcere il più possibile?

ECCO IL COLLEGAMENTO INVISIBILE CHE LEGA MIRELLA GREGORI CON EMANUELA ORLANDI: STESSA MANOVALANZA, STESSO MODUS OPERANTI E STESSO FINE.

C'è però da dire una cosa che non è poi così scontata!
Il cosiddetto "ente supremo" non è certo il primo arrivato.
Avrebbe saputo benissimo che poteva essere ricattato nel tempo fin quando i responsabili fossero stati in vita.

Se poi questo "ente supremo" fosse già stato sotto ricatto per altre vicende e questioni economiche, si fa presto a fare tombola!
Pensarono: "mettiamo dentro la malefatta nei ricatti che già dobbiamo gestire: facciamo finta che la nostra azione vergognosa sia stata fatta dagli stessi che già ci stanno ricattando e torturando ormai da anni.

Bellissima mossa da 10 e lode che da inizio ad un fine depistaggio come fosse quasi una trattativa... ma a chi affidare il compito delicatissimo di depistare... ??

SEMPLICE: alla stessa manovalanza che materialmente commise il "fattaccio" e agli stessi personaggi che facevano parte del loro giro. Insomma a tutti coloro che già erano avvezzi a questo tipo di "schifezze" e che fecero questa nuova operazione su comando del nuovo committente.

Alla fine, gli alti esponenti dell"ente supremo", felicitandosi per splendida idea dissero compiaciuti: "solo in questo modo diventeranno anche loro ricattabili (coloro che commisero il fatto). Sia noi che loro, non avremo mai nessun interesse a dire la verità"