Anche grazie ai 28mila abbonati, erano in 40mila questo sabato al Franchi ad assistere a Fiorentina - Juventus. Erano anni che in casa viola non si vedevano così tanti spettatori che oltretutto, hanno contribuito a rendere ancor più spettacolare, persino commovente, la coreografia che ha accolto l'ingresso delle squadre in campo, con la maratona e la curva fiesole colorate di viola con al centro una lunga fascia tricolore. Nel mezzo della curva campeggiava la scritta "Firenze".

Queste le formazioni iniziali.

FIORENTINA: Dragowski, Milenkovic, Pezzella, Caceres, Lirola, Castrovilli, Badelj, Pulgar, Dalbert, Ribery, Chiesa.

JUVENTUS: Szczesny, Danilo, De Ligt, Bonucci, Alex Sandro, Khedira, Pjanic, Matuidi, Douglas Costa, Higuain, Ronaldo.

In pratica, le due squadre erano schierate a specchio con un 3-5-2. Schieramento che per la Fiorentina ha costituito una vera e propria novità, visto che finora aveva sempre, spregiudicatamente, giocato con tre punte. Stavolta, però, Montella ha rinunciato al centravanti utilizzando tre centrali e due esterni che, all'occasione, avevano compiti di copertura.

Risultato? Ottimo... almeno dal punto di vista difensivo. Di fronte ad una delle squadre più forti al mondo, la difesa della Fiorentina non solo non ha preso gol, ma non ha neppure rischiato di prenderli. Si contano sulle dita di una mano le possibili occasioni da rete della Juventus, di cui solo una realmente clamorosa, nel secondo tempo, sprecata da Khedira.

Lo dicono anche i numeri, con la viola che ha effettuato 15 tiri, di cui 8 nello specchio della porta, mentre solo 5 i tiri della Juventus in 90 minuti, anche se 4 nello specchio.

Anche se la partita è finita 0-0, la Fiorentina avrebbe meritato la vittoria ai punti, per le molte occasioni, soprattutto nei primi 45 minuti, sia quelle costruite che non sfruttate, come quelle che hanno visto Szczesny duplice protagonista, prima con un rinvio rimpallato con un quasi gol da Chiesa, poi con un salvataggio in extremis su Ribery imbeccato da un improbabile assist di Bonucci.

La Juventus ha fatto una brutta partita ed è riuscita a rimanere in gara solo alla classe e al mestiere dei suoi talenti che oggi non hanno avuto la possibilità d dimostrare il loro valore. Persino Cristiano Ronaldo è stato annullato per 90 minuti. E per capire lo spirito con cui hanno giocato i viola basti ricordare un'azione del secondo tempo con un passaggio di testa sbagliato da Ribery che, involontariamente ha lanciato CR7 in un'azione di contropiede che poteva essere pericolosissima.

Il francese, sebbene fosse indietro di qualche metro, ha rincorso Ronaldo, lo ha raggiunto dopo una trentina di metri e con una scivolata da dietro, senza commettere fallo, gli ha portato via la palla.

Una prestazione notevolissima quella dell'ex Bayern, per generosità e qualità, che ha tolto qualsiasi dubbio a coloro che credevano che fosse venuto in Italia solo per svernare... non è così. E non gli è stato da meno Castrovilli, vero 10, regista avanzato che, nonostante abbia debuttato da soli tre turni in Serie A, sembra un veterano che giochi da anni e anni a centrocampo: letteralmente impressionante. Ottime anche le prove di Dalbert, di Pulgar, di Caceres, di Milenkovic... insomma, di tutti i giocatori della Fiorentina che, con questo schieramento ha trovato un equilibrio tra i reparti ed una solidità davvero impressionanti. Le prestazioni difensive, in alcuni casi imbarazzanti, dei due turni precedenti con Napoli e Genoa sono un lontano ricordo.

A fine gara, queste le parole di Montella: "Sono orgoglioso, perché la squadra ha fatto due partite e mezza di livello notevole. Poca continuità, ma oggi il dato sui contrasti vinti è importante. Mancato il gol, ma la prestazione è importante... abbiamo tirato 12 volte da dentro l'area. I tifosi possono essere orgogliosi.

Modulo ad hoc per la Juve? No, non lo so, dateci tempo di lavorare, di conoscerci: la squadra mi è piaciuta molto. Le altre partite le avevamo interpretate male per posizionamento, ma oggi avevamo più esperienza in campo, età media maggiore se vogliamo fare questo esercizio.

Abbiamo lavorato così tutta la settimana, i tre difensori mi preoccupavano perché insieme avevano fatto un allenamento e mezzo. Per un allenatore è meraviglioso quando la squadra lo segue, non c'è vittoria più grande.

Ribery? L'ho visto subito nei giorni scorsi, i 60 minuti erano concordati. Non accettava di sbagliare il minimo appoggio, lì è l'orgoglio che un campione trasmette a tutti noi. Qualche indicazione però bisogna dargliela…

Castrovilli lo abbiamo tolto subito dal mercato... ad oggi ha uno dei cambi di passo migliori della Serie A. Se riesce a limare alcuni dettagli e a fare più gol può diventare l'erede di Antognoni".