Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte - come ci fa sapere la comunicazione di Palazzo Chigi - ha incontrato a Palazzo Chigi il Primo Ministro del Giappone Shinzō Abe. Al termine dei colloqui entrami hanno rilasciato le seguenti dichiarazioni alla stampa.



Conte ha definito lo scambio di opinioni avuto con molto amichevole e fruttuoso, aggiungendo di condividere le stesse posizioni del Giappone sulle questioni globali in relazione ai temi del prossimo summit del G20 che si terrà ad Osaka il 28 e 29 giugno, concludendo che sia Italia che Giappone sono determinati a rafforzare la propria cooperazione bilaterale in campo economico, scientifico e culturale.

Fin qui, niente di strano. Però, il fatto è che Abe ha incontrato pure il ministro dell'Interno Matteo Salvini che ha così commentato:

«Felice di aver potuto salutare stamane a Roma il primo ministro giapponese Shinzō Abe. Piena condivisione sui temi di politica economica, sociale e controllo dell’immigrazione. Ci siamo ripromessi di vederci a Tokyo, nel segno dell’amicizia tra i nostri due popoli».


Ma perché il ministro dell'Interno ha incontrato il premier giapponese, quando il protocollo istituzionale aveva già previsto un suo incontro con l'omologo premier Conte?

Quanto accaduto è la riprova, se mai ce ne fosse stato bisogno, che Salvini agisce come se lui fosse il vero presidente del Consiglio in carica... e questo è ciò che lui vuole far credere soprattutto all'estero.