Adesso che c'è Macron, la crescita prevista in Europa per il 2017 potrebbe addirittura aumentare. Già l'euro si è rafforzato e tutti i leader si complimentano per la sua vittoria, ansiosi di inziare a lavorare con lui, Merkel, Xi Jinping, Juncker, Putin, Trump...

Tutta una festa, tutta un'apoteosi. Manca solo di venire a sapere che, grazie a Macron, i paralitici stanno di nuovo iniziando a camminare e i ciechi a vedere, che il quadro sarà completo. In fondo, dobbiamo essergli grati. Macron ha interrotto la via del populismo anti euro e anti Europa, alimentata dalla Brexit e dall'elezione di Trump. Adesso l'Europa è salva... nella sua unità e nelle sue politiche.

E tanti saranno i cambiamenti futuri che ci attendono, che il neo presidente francese ha già detto alla cancelliera Merkel di voler riprendere e rafforzare l'asse franco-tedesco! Una novità assoluta!

E come non complimentarsi poi con Macron per aver destabilizzato i partiti tradizionali vincendo le presidenziali con un movimento nato dal nulla? Un movimento tirato su praticamente da un signore qualunque, "uno del popolo", come Macron, ex banchiere Rotschild, ex ministro dell'economia di Hollande, del tutto privo di risorse economiche, oltre che di conoscenze finanziarie e politiche!

Tanta è stata la novità del suo messaggio che gli operai francesi si sono ben guardati dal votarlo, mentre ha preso il voto degli impiegati e delle classi medio alte. Ma quale sia questa novità di Macron è ancora da capire. Dire che si vuole un'Europa diversa senza avere una vera arma di ricatto con cui minacciare l'Europa, come è stato dimostrato, sono solo parole al vento.

Cameron, al tempo, ha ottenuto tutto ciò che voleva dall'Europa con la minaccia di uscirne. L'unica cosa che non gli è stata concessa, la libera circolazione delle persone... e questo gli ha fatto perdere il referendum. Ma, in base ai fatti, nessuno è riuscito ad avere di più dall'Europa di quanto abbia mai avuto la Gran Bretagna in termini pratici, relativi al dare e all'avere.

Ma anche sulle ricette economiche, dove stia la novità di Macron non è ancora dato sapere, dato che il liberismo, neo o vetero come si voglia definirlo, sempre liberismo è ed ha sulle spalle qualche centinaio d'anni. Sarebbe questa la novità?

Oppure va considerata novità il fatto di voler passare o, addirittura, volersi definire socialista, per poi mettere in pratica le peggio politiche di destra. Una "novità" che in Italia conosciamo molto bene, ma il cui nome è corretto è però truffa.

Macron ha intenzione di effettuare una grande riduzione della spesa pubblica e una revisione (ulteriore) delle leggi sul lavoro - con un maggiore investimento nella formazione - oltre ad una riforma del sistema pensionistico. Sempre per rimanere nell'ambito delle novità...

Macron diventerà l'ottavo e più giovane presidente della quinta Repubblica francese il prossimo fine settimana.

Ma nonostante l'impegno da parte dei media nel voler propagandare come successo epocale la vittoria di Macron, va ricordato che un quarto dei francesi non sono andati a votare e tra quelli che lo hanno fatto, una buona percentuale - addirittura l'11 percento - ha votato scheda bianca.

Che significa? Che alle prossime elezioni, le legislative di giugno, ci sarà una forte radicalizzazione del voto con quattro forze politiche che si divideranno i seggi, con la destra di Marine Le Pen possibile candidata a diventare il partito più rappresentato all'interno dell'Assemblea Nazionale. Con tanti auguri di successo alle velleità di governo di Macron e delle sue presune novità.