Per trovare un momento di ristoro dalle polemiche sempre crescenti in Italia fra inchieste giornalistiche e aperte accuse di legami con gruppi nostalgici del fascismo, Giorgia Meloni ha dovuto volare a Madrid, accogliendo l’ invito di Santi Abascal, leader di Vox alla convention del partito.  

Il trionfo che le migliaia di supporter del partito di destra spagnola, che fa parte della stessa famiglia europea dell'Ecr di cui la Meloni è presidente, presenti alla convention Viva 21, deve probabilmente aver sorpreso anche una donna "scafata" come la Meloni.

Il suo intervento di circa 17 minuti è stato  più volte interrotto dalla folla in delirio che ha più volto intonato il suo nome. In un perfetto castigliano, la Meloni ha arringato la folla su temi cari ai conservatori come l'identità, la patria, l'unità, senza a tal proposito far mancare qualche nota polemica verso la gestione della vicenda dell'arresto di Puidgemont in Sardegna.

“Chiedo scusa per come l'Italia si è comportata. Perché se uno stato chiede di processare una persona nessun altro lo può impedire”.

“Il tema del separatismo infatti è questione molto sentita da Vox, che da tempo chiede pene esemplari per quelli che considera degli attentatori all'unità del paese”. Ma anche su immigrazione ed Europa, altro tema assai caldo a queste latitudini la Meloni non le ha certo mandate a dire.

“Continueremo a dire che vogliamo un’Europa protagonista sui grandi temi internazionali. Per fermare l’immigrazione incontrollata dall’Africa e dall’Asia, per difenderci dal terrorismo islamico, per fronteggiare le sfide che ci arrivano proprio dalla Cina, per costruire ponti verso l’America Latina, che sta vivendo una stagione molto difficile”, aggiungendo di essere più europeista di tanti finti europeisti “come la sinistra che odia la patria e che ha cominciato ad amare l'Europa quando è rimasta orfana dell'Unione Sovietica”.

È per questo, sostiene, che l'Europa è stata trasformata così come è adesso, mentre “noi amiamo l'Europa perché ne amiamo le sue specificità e differenze”. 

Non sono mancati anche i riferimenti a chi vorrebbe silenziare l’opposizione che anche in Spagna deve subire attacchi di legami con frange estremiste e di una certa nostalgia verso il regime franchista. 

Ecco perché  la Meloni ha detto di sentirsi a casa, di fronte all'entusiasmo delle migliaia di supporter di Vox  Non poteva un revival dell'ormai famosissimo refrain della manifestazione di San Giovanni diventato una hit canora, ripetute in spagnolo “Soy una madre, soy cristiana, soy una mujer, soy italiana”. Insomma se ancora ce ne fosse stato bisogno, la trasferta spagnola ha dimostrato ancora una volta come la leadership della Meloni sia riconosciuta anche a livello internazionale. Con buona pace di quanti in patria la mettono alla gogna per una presunta indiretta connivenza con formazioni neofasciste e nostalgiche.