"In occasione del terzo anniversario dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, la Presidenza del Consiglio dei Ministri illuminerà la facciata principale di Palazzo Chigi con i colori nazionali dell'Ucraina dalle ore 18:00 di lunedì 24 febbraio 2025 alle ore 7:00 di martedì 25 febbraio 2025".

Questa è la testimonianza di Meloni e del suo governo a sostegno di Kiev nel terzo anniversario dell'invasione russa. Da Palazzo Chigi e dalla Farnesina, finora, nessuna dichiarazione di sostegno in favore dell'Ucraina. Lo testimonia anche l'Agenzia Stefani (ex Ansa) che non pubblica alcun lancio di agenzia né di Meloni, né di Tajani.

Il motivo? La premier de noantri è impegnata nell'incontro istituzionale a Roma con il Presidente degli Emirati Arabi Uniti, Sheikh Mohamed bin Zayed Al Nahyan. Idem il suo ministro degli Esteri. Pertanto, le probabilità che rilasciano dichiarazioni pro Kiev è come sperare di trovare il classico ago nel pagliaio. 

D'altra parte gli emiratini, come direbbe Meloni, "c'hanno li sordi (nel senso di denari)", per cui viste le condizioni del nostro Paese è più che opportuno dar loro molta importanza.

Il fatto è che lo scorso anno, l' "anderdogghe de'a Garbatella" aveva fatto fuoco e fiamme a favore di Zelensky e della sua eroica resistenza contro la Russia, tanto da recarsi a Kiev per dar forza alle sue parole.

Oggi, invece, se alla sora Meloni qualcuno chiede di Zelensky, lei risponde "Zelensky chi?"

D'altronde, a Washington, c'è un nuovo padrone che, rispetto a Biden, fa il tifo per Putin e la Russia e Giorgia Meloni, una leader tutta d'un pezzo e di una coerenza unica... ha subito fatto la sua solita e ormai classica inversione a U e adesso cerca di compiacere Donald Trump e il suo burattinaio, Elon Musk, che vedono nel dittatore di Mosca il loro politico di riferimento cui ispirarsi.

Quella della sora Meloni è l'ennesima figura di... palta, con cui ha umiliato se stessa (poco male) e pure l'Italia (molto male).

Invece, le persone coerenti, quelle che hanno una sola parola  - come i leader di Danimarca, Estonia, Finlandia, Islanda, Lettonia, Lituania, Norvegia, Spagna, Svezia e Canada - oggi erano a Kiev insieme a von der Leyen, Costa e Metsola a dare supoprto a Zelensky contro l'invasore russo.

La coerenza è lo strumento che più di qualsiasi altro marca la differenza tra le persone che hanno dignità e quelle che non sanno neppure cosa significhi quel termine... come la sora Meloni.