Sesto dibattito televisivo, giovedì sera, fra i candidati repubblicani alla presidenza degli Stati Uniti. Lo trasmette il canale Fox Business e si tiene nel Centro Congressi di North Charleston in South Carolina. Solo sette i partecipanti invitati dall'emittente. Al centro campeggia Donald Trump, accanto a lui Ted Cruz, senatore del Texas, che lo ha rimontato nei sondaggi, tanto che i due sono praticamente alla pari in Iowa, dove, fra tre settimane, si terranno le prime consultazioni. E poi via via tutti gli altri: Marco Rubio, senatore della Florida, Ben Carson, il neurochirurgo di Baltimora, Jeb Bush, Chris Christie e John Kasich, entrambi governatori, rispettivamente, del New Jersey e dell'Ohio. Lo scontro è subito molto duro, ma, anziché focalizzarsi sulle critiche alla presidenza Obama, sulla crisi dell'economia, che in realtà da tempo mostra segni di ripresa, o sulla debolezza degli USA in termini di potenza militare, come era accaduto nei precedenti dibattiti televisivi, sfocia in un battibecco fra Trump e Cruz. Trump sostiene, come già da tempo fa, che Cruz è ineleggibile, perché nato da una madre americana, che, però, viveva in Canada ed esattamente a Calgary, in Alberta. Il senatore del Texas replica sostenendo che allora nemmeno John McCain poteva essere eletto nel 2012, essendo nato a Panama, nella Zona del Canale e che, comunque, anche Trump ha una madre scozzese e, secondo alcuni giuristi, questo potrebbe impedire l'accesso alla carica. Le cose vanno avanti così per diverso tempo, finché Ted Cruz non rinfaccia a Trump il fatto di incarnare i "valori newyorkesi". Quando il moderatore gli chiede cosa intende con quell'affermazione, Cruz replica che tutti sanno che a New York sono dei liberal, sono favorevoli ai matrimoni gay ed all'aborto e si preoccupano dei soldi e dei media. A questo punto Trump ha gioco facile, ricorrendo alla retorica dell'11 settembre, ricordando come la città, che ha visto la morte in faccia, sia riuscita a rinascere. Questo gli assicura l'ovazione della sala e gli applausi dello stesso Cruz.