Dentro ogni personaggio vive un conflitto, una ferita che cerca guarigione. Castagna affida alla scrittura la propria trasformazione, costruendo una narrazione che unisce amore, colpa, spiritualità. Un romanzo di formazione e rinascita, dove anche la figura dell’angelo diventa guida simbolica per chi si sente perso.
“Salvami” nasce dal tentativo di esorcizzare la paura. Antonio, ritieni di essere riuscito in questo intento?
Penso che ogni scrittore si affezioni ai propri personaggi e alle proprie vicende e man mano che la storia andava avanti e quindi Anthony esorcizzava le sue paure le ho esorcizzate anche io. Quindi si, le ho superate con la speranza che si sarà una guida che aspetterà me.
Se dovessi inserire il libro in un genere, quale sarebbe?
Lo metterei tra i romanzi di formazione, e poi a metà tra un fantasy per la figura dell'angelo e un romanzo rosa appunto per i vari sentimenti d’amore che vengono affrontati.
C’è stato qualcuno che ti ha accompagnato lungo il processo di scrittura?
Dal punto di vista creativo il mio tutor della scuola di scrittura. Dal punto di vista umano questo libro rappresenta una parte nuova di me perché è stato condiviso con dei nuovi amici che sono arrivati nella mia vita negli ultimi anni.
Cos’è, per te, la redenzione?
Lo consapevolezza di aver sbagliato e il coraggio di chiedere perdono e di prendere il perdono che ci viene concesso e di amare ancora il percorso di vita che avverrà da quella redenzione in poi.
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