Dal soccorso rosso degli anni '70 del '900 siamo passati al soccorso nero degli anni '20 del 2000.

A destra, si sa, le idee e chi le promuove sono quel che sono. Non si può pensare che tra i (post) fascisti o nella destra in genere abbondino fini intellettuali che promuovano delle ricette logiche alla base della loro politica. Il successo degli estremisti di destra, infatti, da sempre si fonda sull'individuazione di un nemico, sul far credere a quante più persone possibili che tale nemico esista realmente e che per loro costituisca una minaccia o sia responsabile di qualsiasi difficoltà nel Paese. La politica diventa così propaganda e gli slogan sostituiscono proposte, idee, progetti... perché la propaganda per avere successo deve basarsi su concetti che siano banali, facilmente digeribili e possibilmente credibili... ma non che siano realmente veri e dimostrabili. L'importante è che i concetti propagandati sembrino veri, non che lo siano.

Questo modo di far politica non ha pertanto bisogno di persone preparate, intelligenti o al limite "sveglie" quel tanto da capire i confini del proprio background culturale e/o intellettuale. Il modo di far politica degli estremisti di destra, dei (post) fascisti, ha bisogno di persone che siano invece l'esatto opposto, che non si vergognino a sostenere l'insostenibile, che non abbiano alcun timore di farlo... anche perché molto spesso non si rendono neppure conto di dire delle castronerie, ed è anche per questo che finiscono per esser credibili.

Poi, una volta che sono al potere questi tutt'altro che fini intellettuali finiscono per occupare incarichi istituzionali, diventando presidenti, ministri, viceministri, sottosegretari, ecc... Ma anche se acquistano un titolo, rimangono comunque quel che sono... non per nulla si dice che l'abito non fa il monaco.

Ecco così spiegato il perché una come Giorgia Meloni sia presidente del Consiglio o uno come Francesco Lollobrigida, che oltretutto le è cognato, faccia il ministro. Ed ecco anche spiegato il perché gente simile, anche ricoprendo incarichi istituzionali, dica o faccia ca...stronerie.

L'ultima in serie è quella del ministro dell'Agricoltura Lollobrigida , il cui ministero è stato insignito anche del titolo di sovranità alimentare in modo da introdurre del "sano" nazionalismo a difesa del pomodoro... americano, che ha dichiarato quanto sia fortunati i poveri in Italia perché mangiano meglio dei poveri degli Stati Uniti. Non solo. In base a quanto ha dichiarato, la condizione di povertà è stata quasi descritta come un possibile vantaggio perché "costringerebbe" gli indigenti ad acquistare solo del cibo "sano", come frutta e verdure, direttamente da chi lo produce.

Tra i tanti che si sono scandalizzati della ca...stroneria detta da Lollobrigida (una più, una meno...) si è aggiunto anche il Partito Democratico...

"Ennesima dimostrazione di inadeguatezza di Lollobrigida. Per il Ministro dell'Agricoltura (incredibile a dirsi) ''i poveri spesso mangiano meglio dei ricchi". Sembra una barzelletta. Ma c'è poco da ridere, perché la povertà alimentare è allarmante. Secondo ASviS - Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile più di 8 italiani su 10 hanno un’alimentazione inadeguata e la povertà è una delle cause principali. Uno studio del Banco Alimentare ricorda che ben 14 famiglie su 100 non possono permettersi il giusto apporto proteico, almeno ogni due giorni.La realtà è questa: 5,6 milioni di persone in Italia vivono in uno stato di insicurezza alimentare. Il Governo non lo sa o non lo vuole sapere, perché è totalmente disconnesso dalla realtà".

Diventando una questione politica, i media della destra che in passato non vedevano i conflitti d'interesse di Berlusconi, che ieri definivano normale che la sede del Viminale d'estate fosse stata trasferita su una spiaggia romagnola, oggi devono darsi da fare per dimostrare anche che quanto detto da Lollobrigida abbia un senso, ma per farlo, devono stravolgere la realtà.

Ecco così come il soccorso nero è intervenuto in aiuto del cognato più famoso d'Italia. Prendiamo ad esempio il Giornale che titola così un articolo di supporto: "La nostra cucina è figlia della fame. Gli indigenti mangiano peggio in Usa". Intervistando il signor Paolo Massobrio, indicato come scrittore e gastronomo italiano, fondatore di Golosaria, rassegna di cultura e gusto che predilige gli artigiani del cibo ai marchi di lusso, cercano disperatamente di fargli dire che Lollobrigida abbia detto una cosa intelligente. Lo sventurato, sostiene l'esatto opposto, ma inutilmente secondo l'articolista. Leggere per credere...

Ma ancor meglio è l'intervento a sua discolpa dello stesso ministro Lollobrigida, in una intervista a Libero, riassunta così da un'altro dei media del (post) fascismo, il Secolo d'Italia...

Anche in questo caso il ministro si arrampica sugli specchi per dire che non ha detto che ha detto... ma che ci volete fare... questo sono. 

E come se non bastasse, a supporto di Lollobrigida è intervenuto un altro camerata, pardon... collega di partito, che occupa la seconda carica dello Stato, Ignazio La Russa

"Anche stavolta, pure sul ministro Lollobrigida, molti capiscono Toma per Roma. Lui confronta le diverse abitudini alimentari degli americani rispetto alle nostre e loro "capiscono" invece che stia parlando di reddito di cittadinanza. Lollobrigida censura i Paesi dove "la scelta alimentare è legata al censo" e loro "capiscono" il contrario.Senza contare che anche a seguire i loro errati contorcimenti è comunque vero che un piatto povero come la pasta alla norma (pomodoro, melanzane e ricotta salata) è per me più buono e salutare di qualsiasi pietanza costosa. Se vogliono potrei invitare a pranzo Schlein e compagni per fare verificare di persona". 
Per chi avesse ancora dei dubbi, questo è quello che ha detto Lollobrigida al 44° meeting di Comunione e Liberazione:

Evidentemente, i (post) fascisti non si possono permettere di ammettere la realtà, cioè che Lollobrigida ha detto una st...upidaggine, perché altrimenti crollerebbe il castello della loro propaganda. 

Ed il soccorso nero è costretto a riscrivere la realtà e a reinterpretarla per far credere che persino uno come Lollobrigida, addirittura laureatosi all'Università Telematica Unicusano, abbia detto una cosa intelligente.