Non volendo essere da meno dell'Italia di Meloni, anche l'Ungheria di Orban aveva approvato una legge contro la produzione e la vendita della "carne coltivata", carne prodotta in laboratorio a partire da cellule animali.

Il provvedimento ungherese era del tutto simile a quello voluto dal ministro Lollobrigida.... salvo un aspetto.

Ogni legge che limiti in qualche modo il commercio all'interno dell'UE deve sottostare a una procedura di approvazione chiamata TRIS. In base a tale procedura, pochi giorni fa la Commissione Ue ha bocciato la legge ungherese ritenendo il divieto imposto ingiustificato e non necessario, considerando che nell'UE non è ancora stata concessa alcuna autorizzazione per i prodotti a base di carne coltivata, anticipando impropriamente anche la valutazione in corso dell'Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA).

Che cosa differenziava il parto di Orban da quello di Lollobrigida?

Dal fatto che il governo italiano aveva ritirato la propria norma dal vaglio della procedura TRIS prima che la Commissione si potesse esprimere, per evitare la stessa  bocciatura di cui si è resa protagonista l'Ungheria.  Il fatto di non aver seguito la procedura e di non aver ottenuto l'avallo UE, faceva sì che la norma sbandierata da Lollobrigida esistesse solo sulla carte, perché di fatto era già assolutamente inapplicabile.

Il recente pronunciamento sulla norma ungherese rafforza ancor di più che quanto strombazzato da Lollobrigida come un enorme successo del governo Meloni, è di fatto una norma inapplicabile e pertanto illegittima.

"La Commissione europea conferma le osservazioni che, sin dal primo momento, abbiamo sollevato sulla legge italiana in tema di carne coltivata, e che abbiamo ribadito con riguardo alla legge ungherese", hanno commentato le giuriste Vitalba Azzollini e Giulia Perrone, che avevano espresso un parere sulla legge ungherese durante la procedura TRIS. "Il Governo farebbe bene ad abrogare la legge nazionale, che resta vigente anche se inapplicabile, facendo finalmente chiarezza normativa. Soldi dei contribuenti italiani sono stati sprecati nell'adozione di un testo normativo la cui inutilità era stata rilevata sin dai lavori preparatori".