Un racconto di diversità, inclusione, amicizia e solidarietà prende vita sul campo da rugby. È questa la trama del nuovo documentario di Leonardo Barbieri, giovane regista bolognese classe 1998, che racconta le avventure dell’armata Brancaleone del rugby popolare: i Cinghiali del Setta. Con uno sguardo vivace e irriverente, il film esplora le dinamiche dello sport di periferia, evidenziando come il rugby possa diventare motore di cambiamento individuale e collettivo. Una storia di lotta, sostegno e libertà intorno a una palla ovale.
Nata nel 2005 a Pian di Setta, frazione del comune di Grizzana Morandi, questa società sportiva si è trasferita dal 2016 nella periferia di Bologna, trovando casa al Centro Sportivo Pier Paolo Bonori. Qui convivono la squadra maschile, quella femminile delle Cinghiale e i Cinghialini, un progetto sociale ed educativo rivolto a bambini e adolescenti dai 6 ai 18 anni, portato avanti da Scuola Ovale Minirugby. I Cinghiali fanno parte della rete italiana di Rugby Popolare, che raccoglie realtà da tutta Italia accomunate da una visione dello sport inclusiva, antirazzista e antifascista. Un rugby senza barriere, accessibile a tutte le età, capacità, generi, religioni, provenienze ed etnie. Girato principalmente a Bologna e dintorni, tra gli Appennini e i quartieri periferici, il documentario utilizza il linguaggio della commedia per raccontare le vicende di una variegata galleria di personaggi, dentro e fuori dal campo. Il tono leggero e irriverente accompagna lo spettatore in una narrazione di osservazione, dove il motto della squadra – "Sostegno" – diventa anche il cuore pulsante del progetto filmico.
Per completare questa straordinaria avventura cinematografica, è stata lanciata una campagna di raccolta fondi su Produzioni dal Basso, prima piattaforma italiana di crowdfunding e social innovation. I contributi raccolti serviranno a sostenere le riprese finali e la fase di post-produzione, inclusi color correction, sound mix e altri interventi tecnici necessari per garantire al film una qualità artistica all’altezza della sua storia. Sostenere questa iniziativa significa contribuire a portare sul grande schermo un racconto che celebra l’inclusione e lo spirito di squadra, valori fondamentali non solo per il rugby ma per tutta la società.