Dal petrolio al gas, dall'acciaio alla seta, passando per le fibre sintetiche e il cotone... l'elenco delle materie prime che ha visto una lievitazione importante dei costi è lunghissimo.
I lockdown dovuti alla pandemia, hanno fermato la catena produttiva con un conseguente accumulo di ordini inevasi. Quando sono cominciate le riaperture, l'impennata della domanda ha reso più difficile smaltire tutti gli ordinativi a causa di una mancanza di scorte di materie prime la cui richiesta è cresciuta, creando una fortissima pressione sui prezzi.
La compressione della domanda si è fatta sentire anche sulla logistica dove i costi di trasporto sono aumentati enormemente rispetto al 2019, rendendo complicata la consegna delle materie prime quando queste sono disponibili. E quando si riesce, non si può scaricare più di tanto il costo sul prezzo finale.
Questo comporta ricadute sull’intero sistema produttivo, già messo in ginocchio dal Covid, con consegne mancate e rischio concreto di perdita di clienti e fatturato.