Un pareggio quello del Napoli, ottenuto in quel di Venezia, che sa di sconfitta e addio ai sogni di gloria, ovvero, lo scudetto. Ancora una volta come la storia del Napoli ci insegna, i campani, sul più bello cadono, e come sempre, contro una squadra, di basso valore. Quasi certamente, il Venezia, dopo questo pareggio retrocederà lo stesso, in serie B. Forse anche se avesse vinto, vista la classifica attuale dei lagunari. Ma la gioia di infastidire "sempre" gli azzurri, da parte di queste squadre di provincia, non passa mai.
E' una scena già vista, un copione letto e riletto più volte. Squadre ormai spacciate, che durante la stagione hanno incassato più di 50 reti, quando vedono il Napoli, cacciano una scienza e una determinazione, che se l'avessero avuta non solo contro i partenopei, ma per tutto il campionato, ora sarebbero, in ben altra posizione, di classifica. Il fatto ancora più angosciante e destabilizzante che nessun almanacco calcistico parlerà oltre modo di questa gara, che andrà mesta nel dimenticatoio. A favorire l'Inter o l'Atalanta.
Personalmente, se io fossi in Antonio Conte, a fine anno lascerei la causa azzurra, anche perché De Laurentiis ancora una volta non ha mantenuto le promesse, vendendo in sei mesi Osimhen e Kvara, ossia il duo che ha fatto vincere lo scudetto al Napoli, due anni fa. Osimhen, che in Turchia, ora, sta facendo sfracelli, e 26 gol, o Kvara, che quest'anno, vincerà, sicuramente, col Psg lo scudetto francese, e gareggierà alla grande, per la Champions League. Lukaku, finora, nel Napoli ha segnato 10 reti con qualche rigore, Osimhen 26. Ho detto tutto.
Il Napoli ‘stecca’ in laguna e fallisce il momentaneo sorpasso sull'Inter in attesa del big match di stasera, alle 20.45, tra Atalanta e nerazzurri.
Tante le occasioni perse tra le file del Napoli: il palo di Raspadori, McTominay, Lukaku, e nella ripresa Simeone. Diverse chances anche per i lagunari che hanno trovato in Radu il protagonista del match. Il risultato rallenta la corsa del Napoli che raggiunge momentaneamente l'Inter a 61 punti ma non la sorpassa. Il Venezia manca l'aggancio all'Empoli in terzultima posizione.
Primo Tempo. Venezia insidioso con Perez e, nel finale di frazione, con il doppio tentativo da parte di Ellertsson e Fila. Il Napoli ha colpito in avvio un palo con Raspadori, pericoloso anche in un'altra circostanza, ed è andato vicino alla rete con McTominay e Lukaku. Molto bene i portieri, soprattutto Radu. Per i lagunari da segnalare il ko occorso a Maric, sostituito da Oristanio.
Secondo Tempo. Ripresa più blanda, ma nei minuti conclusivi prima Simeone e poi Nicolussi Caviglia hanno sfiorato il gol partita. Il Napoli pareggia ancora, palesando limiti realizzativi, e aspetta ora con ansia il risultato di Atalanta-Inter. Per il Venezia un passettino in avanti, ma per la salvezza ci sarà ancora tanto da sudare.
"Non dobbiamo mai staccare il cervello, come abbiamo fatto al 95' con quel contropiede 6 contro 2 in cui abbiamo rischiato la sconfitta. Questo non deve mai accadere in questo processo di crescita", ha detto Antonio Conte dopo il match. "La prestazione odierna è comunque positiva contro una formazione che ha fermato sul pareggio anche Atalanta e Lazio nelle ultime gare - aggiunge -. Cercheremo di dare fastidio fino alla fine, lotteremo con il coltello tra i denti. La cosa positiva è che dopo otto partite finalmente non abbiamo preso gol".