Questa il comunicato odierno dell'ufficio del premier israeliano per riportare la seguente dichiarazione di Benjamin Netanyahu:"L'attacco di Hezbollah sul monte Dov [zona al confine tra Libano e Siria (alture del Golan), ndr] costituisce una grave violazione del cessate il fuoco e Israele risponderà con la forza. Siamo determinati a continuare a far rispettare il cessate il fuoco e risponderemo a ogni violazione di Hezbollah, piccola o grande che sia".
Alla dichiarazione di Netanyahu ha fatto eco quella del ministro della Difesa israeliano, Israel Katz: "Abbiamo promesso di agire contro qualsiasi violazione del cessate il fuoco da parte di Hezbollah, ed è esattamente ciò che faremo. Il fuoco di Hezbollah sulla postazione dell’IDF sul Monte Dov provocherà una dura reazione".
Successivamente, in una breve dichiarazione, le IDF hanno annunciato di aver iniziato a colpire obiettivi nel Libano meridionale, affermando che ulteriori dettagli sarebbero stati forniti in seguito.
Secondo quanto riportano i media libanesi, i raid delle IDF interessano l'area della città di Yaroun, nel sud del Libano, e quella di Burghaz, nella parte orientale del Libano meridionale.
In precedenza, Hezbollah aveva rivendicato l'attacco ad una postazione militare israeliana, il primo da quando la tregua è entrata in vigore il 27 novembre, in risposta alle numerose violazioni del cessate il fuoco da parte di Israele.
In un comunicato stampa, il movimento filo-iraniano ha precisato di aver preso di mira una postazione israeliana sulle colline occupate di Kfar Chouba, che il Libano rivendica come parte del suo territorio.
Pertanto, dopo la tregua, Israele ha ripreso a bombardare il Libano, seppure con meno frequenza di prima, dichiarando di essere autorizzata a farlo per presunte, ma quasi certamente fantomatiche, violazioni da parte di Hezbollah che, dopo una settimana circa, ha risposto sparando "due proiettili" [non meglio specificati, ndr]. In funzione di ciò, Israele ha dichiarato di avere il diritto di riprendere a bombardare.
C'è da stupirsi? No, perché è semplicemente un'ulteriore riprova della criminale, grottesca e vomitevole arroganza che caratterizza il sionismo nazifascista che supporta l'agire dell'attuale governo israeliano, così come quello dei suoi alleati, Stati Uniti in testa.
Questa è l'allucinante e incommentabile dichiarazione social rilasciata oggi dal criminale che dal prossimo gennaio governerà gli Stati Uniti, Donald Trump:
"Tutti parlano degli ostaggi che vengono trattenuti in modo così violento, disumano e contro la volontà dell’intero mondo, in Medio Oriente, ma sono solo parole e nessuna azione! Per favore, che questa VERITÀ serva a rappresentare che se gli ostaggi non saranno rilasciati prima del 20 gennaio 2025, data in cui assumerò con orgoglio la carica di presidente degli Stati Uniti, ci sarà l’INFERNO DA PAGARE in Medio Oriente, e per coloro che hanno perpetrato queste atrocità contro l’umanità".