Alla Russia non sono piaciute le affermazioni rilasciate ieri dall'Ucraina che annunciavano ufficialmente l'inizio della controffensiva dell'esercito di Kiev nel sud del Paese.

Così, quest'oggi, il portavoce del ministero della Difesa russo, il tenente generale Igor Konashenkov, ha dichiarato che l'Ucraina ha subito pesanti perdite nella regione di Mykolaiv e in aree limitrofe.

"Nelle ultime 24 ore - ha detto Konashenkov - le forze russe hanno distrutto 48 carri armati, 46 veicoli da combattimento di fanteria, altri 37 veicoli corazzati da combattimento, 8 pickup con mitragliatrici di grosso calibro, mentre sono state oltre 1.200 le perdite tra i militari ucraini".

Konashenkov ha poi proseguito, con un lungo elenco di vittime e mezzi militari distrutti nelle regioni meridionali dell'Ucraina fino all'oblast di Donetsk, per poi concludere riassumendo le perdite complessive finora subite dagli ucraini, in relazione ai loro mezzi militari, a partire dallo scorso 24 febbraio: in tutto le forze armate russe avrebbero distrutto 278 aerei da combattimento, 148 elicotteri, 1.837 droni, 370 sistemi missilistici terra-aria, 4.539 carri armati e altri veicoli corazzati da combattimento, 822 lanciarazzi multipli, 3.357 cannoni e mortai di artiglieria da campo e altri 5.136 veicoli militari speciali... probabilmente il doppio o il triplo di quelli a disposizione degli ucraini.

La dichiarazione odierna, pertanto, ha ottenuto come unico scopo quello di confermare che i russi stanno effettivamente subendo una controffensiva da parte di Kiev a cui, al momento, sembrano in grado di rispondere più mediaticamente che militarmente.