IL CONCETTO DI CASA, A TEMPI DI PANDEMIA, VIVE UN “RINASCIMENTO” SOCIALE ACCAREZZATO DALLA ILLUMINATA PROFESSIONALITÀ DI CHI SI OCCUPA DI INTERNI.

Casa, dolce casa. Diciamolo francamente ma il concetto di casa quale centro della famiglia, quale “luogo” della cellula sociale più importante, ha avuto nel corso del tempo pre-covid una evoluzione negativa. La casa la si viveva “essenzialmente per l’essenziale”. Nulla di più. Il calore del focolare l’avevamo quasi dimenticato preferendo quello del pub, bar, pizzeria.

La pandemia ha sconvolto tutte le nostre abitudini ed ecco che la casa diventa il rifugio sicuro, il nostro bunker antinucleare dove ci sentiamo sicuri. Spazi, luoghi, colori, arredi, tutto acquista una importanza certamente più elevata e non è raro il caso di sentirsi disorientati nella quotidianità riscoperta o meglio da riscoprire. 

Daniele Agostinelli è architetto a Milano da un paio di decenni ed ha avuto da sempre una attenzione particolare alla dimensione umana della casa. Nei suoi progetti si vede l’uomo, le sue abitudini le sue comodità ma anche quel senso di famiglia. Il calore di una umanità forse distratta. Ma lui e i suoi progetti hanno “viaggiato” sempre in quella direzione. 

Fa piacere rilevare come il rapporto umano diventa protagonista di un mero progetto architettonico e fa piacere anche evidenziare come tutte le recensioni che hanno portato lui e il suo studio (Agostinelli architetti - www.danieleagostinelli.it) a vincere il “Best of Houzz Service” su Houzz parlano della sua grande professionalità, della sua competenza e della sua “scienza” senza tralasciare il suo tratto umano sempre disponibile e pronto a trovare positive soluzioni con quella delicatezza e quella umanità che vorremmo sempre al primo posto. Sempre, anche e soprattutto a casa nostra.