COVID-19, PARTE IL “PASSAPORTO VACCINALE”CORONAVIRUS: ad oggi sono state consegnate 170.000 card di avvenuta vaccinazione al personale sanitario che ha completato la somministrazione con la seconda dose.Sono circa 4 milioni le card di “passaporto vaccinale” già ordinate e saranno consegnate a tutti i cittadini vaccinati. L’obiettivo è utilizzare tale certificazione per rilanciare interi settori economici, in particolare il comparto turistico, cercando di legare la straordinaria offerta dei nostri territori alla certificazione di immunità degli operatori del settore.

Questo è quanto dichiarato giovedì dal presidente della regione Campania, Vincenzo De Luca.

Ma tale iniziativa non cambierà quasi nulla, rischiando anzi che i "vaccinati" possano contribuire alla diffusione del Covid proprio con comportamenti sconsiderati da parte di chi si crede certificato di fare un po' quel che vuole.

Infatti, non sappiamo se il vaccino diminuisca o meno l'infettività di coloro a cui è stato somministrato. Una persona vaccinata trasmetterà comunque il virus e comportamenti "sconsiderati", senza mascherina e distanziamento sociale , danneggeranno i non vaccinati e contribuiranno alla diffusione del virus e di sue eventuali varianti. 

Giusto avere un "certo riscontro" sull'avvenuta vaccinazione... sbagliato invece  pensare che almeno per un altro anno il vaccinato possa dimenticarsi dell'esistenza del Covid.

Tra l'altro non è escluso, anzi è più che molto probabile, che sia necessario rifare i richiami delle vaccinazioni... proprio come accade con il vaccino influenzale.

Pertanto, a mio giudizio, è sbagliata l'iniziativa di De Luca  alimentata dall'enfasi di rimettere in moto chissà che cosa rischiando anche di far divenire tale passaporto un inutile documento di discriminazione sociale, peraltro mentre l'Europa sta muovendo i primi passi per un certificato per le persone vaccinate valido in tutti i paesi Ue.

Purtroppo, al momento, siamo ben lontani da una vaccinazione di massa e anche per tanti errori nella comunicazione, molti cittadini non si vogliono vaccinare temendo chissà quali effetti. 

Abbiamo ancora troppo da imparare sul coronavirus e solo pochi giorni fa un articolo su Nature ha pure messo in discussione, anche con argomenti seri, la tanto auspicata immunità di gregge. 

È bene essere sì ottimisti, ma è necessario anche andare cauti e sperare innanzitutto che non si facciano vive altre varianti che, se importanti, potrebbero inficiare la campagna di vaccinazione in corso.


Per conoscere di più dello stesso autore: 
fai.informazione.it/18CF93DD-C05D-46AB-AFEA-0C5BE34E851E/Cinque-motivi-per-cui-l-immunita-di-gregge-per-il-COVID-e-probabilmente-impossibile