A conclusione del suo ultimo rapportino autocelebrativo, il senatore tuttofare Matteo Renzi, soddisfattissimo, fa notare che ...

"Il Pd di Elly Schlein perde pezzi. Dopo Marcucci, Fioroni, Chinnici, Borghi oggi è il turno di Cottarelli. Per chi segue le nostre Enews da tempo queste scelte non sono una sorpresa. Io dico che è solo l’inizio. Diamo tempo al tempo e il quadro politico di questo Paese cambierà profondamente. Siete d’accordo?" 

E come non rispondergli, allora!

Siamo d'accordo? E certo che siamo d'accordo e ci possiamo poi aggiungere un era ora, un finalmente, uno speriamo che continui, un per fortuna ecc. ... pure sottolineati con qualche rafforzativo che qui non possiamo riportare.

L'arrivista di Rignano, a forza di fare mille mestieri, finisce per non capirci più niente, e così ha annunciato come successi l'abbandono del Pd da parte di alcuni dirigenti/parlamentari di spicco, perché la Schlein lo avrebbe o lo starebbe facendo diventare un partito di sinistra.

E Vivaddio!

Ma perde pezzi... È vero. Ma tutti quei pezzi di ... dirigenti/parlamentari democristiani che perde, si trasformano però in decine di migliaia di voti che il Pd (ri)acquista... quelli che aveva perso grazie al rignanese prima e al "pisese" (Letta) poi.

Quindi, chi si prende la briga di dire a Renzi e ai suoi tirapiedi che proprio per questo il Pd sta crescendo nei sondaggi, tanto da essere arrivato intorno al 21%, riducendo tra i 7 e gli 8 i  punti di svantaggio da FdI?

E Italia di nuovo più morta che Viva? È adesso al 2,5%, con Renzi che sta studiando nuove formule di parassitismo (politico) per non scomparire alle prossime Europee.