Erdogan lo nega, ma il portavoce delle Forze Democratiche Siriane (FDS), Mustafa Bali, lo conferma: i turchi bombardano il territorio del nord della Siria senza fare distinzione tra civili e militari, con villaggi e città che, da quando è iniziato l'attacco, sono sottoposti ininterrottamente a bombardamenti che vengono effettuati utilizzando sia l'aviazione che l'artiglieria pesante.

Sempre secondo quanto riportato dal portavoce Bali, le FDS sono riuscite a respingere l'avanzata dei fanti dell'esercito turco: "Da mercoledì, sono stati decine i tentativi di avanzata dei turchi in territorio siriano, tutti contrastati dalle forze curde".

Il portavoce dell'FDS ha poi aggiunto che l'esercito turco avrebbe subito perdite pesanti, sia di soldati che di mezzi.

Ovviamente, in una guerra, disinformazione e propaganda diventano strumenti che le parti in conflitto utilizzano al pari delle armi per combattersi a vicenda. Pertanto, quanto sopra riportato è da prendersi con beneficio d'inventario. Invece, è da ritenersi più che sincero l'appello fatto da Bali alla comunità internazionale perché si mobiliti contro quella che viene definita una lotta per la democrazia: "Chi sta dalla parte della democrazia e della pace deve considerare la nostra lotta di cinque anni contro lo Stato Islamico ed il prezzo che abbiamo pagato... e sostenerci a partire da questa base".

L'appello deve servire da megafono alla partecipazione a manifestazioni, cortei e sit-in che sono stati organizzati in molte città europee sabato 12 ottobre a sostegno del popolo curdo. In Italia, già ieri si sono tenuti presidi a Roma, Padova, Parma e un’assemblea pubblica a Pisa, mentre oggi è programmata una manifestazione a Firenze sotto il consolato americano. Per sabato, sono previste iniziative a Catania, Genova, Mantova e Modena, altre devono essere ancora programmate..

Iniziative sono state avviate anche perché l'Italia blocchi qualsiasi tipo di fornitura militare alla Turchia. In relazione a ciò, da segnalare la conferenza stampa di venerdì, nella sala stampa della Camera dei deputati, a cui ha partecipato Dalbr Jomma Issa, la comandante delle YPJ che ha guidato le operazioni che nel 2017 hanno portato alla liberazione di Raqqa, occupata dalle milizie dell'Isis.