Nella Sala Regia, giovedì papa Francesco ha avuto un incontro di preghiera con il popolo rom e sinti. Nell'occasione, il Papa ha dichiarato di essere rimasto toccato dalle testimonianze riportategli, ed ha concluso il suo intervento rammaricandosi per quanto accaduto e sta accadendo in questi giorni a Roma: "Quando leggo sul giornale qualcosa di brutto, vi dico la verità, soffro. Oggi ho letto qualcosa di brutto e soffro, perché questa non è civiltà, non è civiltà. L’amore è la civiltà, perciò avanti con l’amore".

Questo è ciò a cui il Papa si riferiva.

A Casal Bruciato, periferia di Roma, il Comune ha assegnato una casa popolare alla famiglia Omerovic, di etnia rom, composta da padre di 41 anni, madre e ben 12 figli.

Come sempre accade in questi casi, non certo miracolosamente, nei pressi dell'abitazione il 7 maggio si radunano esponenti del movimento fascista CasaPound che chiamano a protestare contro fa famiglia rom coloro che abitano nei dintorni.

In questi tempi dove il razzismo sovranista è stato sdoganato da Matteo Salvini, l'invito a protestare è stato accolto di buon grado dalla popolazione residente nel quartiere che si è così radunata sotto casa della famiglia Omerovic per un sit in corredato da minacce ed insulti di ogni genere. E tanta era le gente e la tensione, che la famiglia rom ha potuto entrare in casa solo grazie al supporto dei poliziotti in tenuta antisommossa.

Inutile sottolineare come potranno essersi sentiti i bambini alla vista di quella gente che gli urlava contro che prima dovevano esser aiutati gli italiani.

L'8 maggio, la sindaca di Roma, insieme ad alcuni esponenti della Curia romana è andata a visitare la famiglia Omerovic, per portare la propria solidarietà per quanto accaduto martedì.

Al termine dell'incontro, Raggi ha detto: «Chi insulta i bambini e minaccia di stuprare le donne forse dovrebbe farsi un esame di coscienza, perché non è questa una società in cui si può continuare a vivere». La sindaca ha poi aggiunto che gli Omerovic hanno legittimamente ottenuto l’alloggio popolare attraverso la graduatoria del Comune di Roma.

Insieme alla sindaca c’erano anche Mons. Palmieri, che ha raccontato che dei 12 figli della famiglia Omerovic ben 11 sono tornati al campo in cui vivevano precedentemente, e il direttore della Caritas della diocesi di Roma don Benoni Ambarus, che hanno fatto sapere che la famiglia Omerovic è stata invitata giovedì sera all'incontro della diocesi di Roma con il Papa, a san Giovanni in Laterano.

Un punto a favore della Raggi per aver portato la propria solidarietà alla famiglia rom, per non aver avuto timore di esporsi contro la gente sobillata dai fascisti di Casapound. Un altro punto a suo favore perché Di Maio - attivissimo, concentratissimo e sorridentissimo nel promuovere il peggio che una nazione possa esprimere -avrebbe criticato la Raggi per quanto fatto, dicendole di pensare "prima ai romani".

Pertanto, stavolta, complimenti alla sindaca di Roma... e al Papa.