Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giuseppe Conte e del Ministro dell'interno Luciana Lamorgese ha approvato un decreto-legge che introduce disposizioni urgenti in materia di immigrazione, protezione internazionale e complementare...Il provvedimento apporta modifiche alla disciplina vigente, tra l'altro, in materia di requisiti per il rilascio del permesso di soggiorno per esigenze di protezione del cittadino straniero, di limiti all'ingresso e transito di unità navali in acque territoriali italiane e di inapplicabilità della causa di non punibilità per “particolare tenuità del fatto” ad alcune fattispecie di reato.Per quanto riguarda la protezione internazionale degli stranieri, la normativa vigente prescrive il divieto di espulsione e respingimento nel caso in cui il rimpatrio determini, per l'interessato, il rischio di tortura. Con il decreto, si aggiunge a questa ipotesi il rischio che lo straniero sia sottoposto a trattamenti inumani o degradanti e se ne vieta l'espulsione anche nei casi di rischio di violazione del diritto al rispetto della sua vita privata e familiare. In tali casi, si prevede il rilascio del permesso di soggiorno per protezione speciale. Sempre in materia di condizione giuridica dello straniero, il provvedimento affronta anche il tema della convertibilità dei permessi di soggiorno rilasciati per altre ragioni in permessi di lavoro. Alle categorie di permessi convertibili già previste, si aggiungono quelle di protezione speciale, calamità, residenza elettiva, acquisto della cittadinanza o dello stato di apolide, attività sportiva, lavoro di tipo artistico, motivi religiosi e assistenza ai minori.Il provvedimento riforma anche il sistema di accoglienza destinato ai richiedenti protezione internazionale e ai titolari di protezione, con la creazione del nuovo “Sistema di accoglienza e integrazione”. Le attività di prima assistenza continueranno ad essere svolte nei centri governativi ordinari e straordinari. Successivamente, il Sistema si articolerà in due livelli di prestazioni: il primo dedicato ai richiedenti protezione internazionale, il secondo a coloro che ne sono già titolari, con servizi aggiuntivi finalizzati all'integrazione.Il testo interviene poi sulle sanzioni relative al divieto di transito delle navi nel mare territoriale. Si prevede che, nel caso in cui ricorrano i motivi di ordine e sicurezza pubblica o di violazione delle norme sul traffico di migranti via mare, il provvedimento di divieto sia adottato, su proposta del Ministro dell'interno, di concerto con il Ministro della difesa e con il Ministro delle infrastrutture, previa informazione al Presidente del Consiglio. Per le operazioni di soccorso, la disciplina di divieto non si applicherà nell'ipotesi in cui vi sia stata la comunicazione al centro di coordinamento ed allo Stato di bandiera e siano rispettate le indicazioni della competente autorità per la ricerca ed il soccorso in mare. In caso di violazione del divieto, si richiama la disciplina vigente del Codice della navigazione, che prevede la reclusione fino a due anni e una multa da 10.000 a 50.000 euro. Sono pertanto eliminate le sanzioni amministrative introdotte in precedenza.
Questo il provvedimento del varato nel CdM di lunedì con cui il Governo ha rivisto i decreti sicurezza di Salvini (il testo è la parte del comunicato di Palazzo Chigi che descrive le modifiche apportate alla parte relativa ai migranti), anche in funzione di quanto raccomandato dal Capo dello Stato.
I sovranisti, che in base alla loro propaganda hanno eletto i migranti a nemici del popolo (poiché non votano e non hanno diritto di parola) si sono indignati per quanto accaduto. In attesa dell'indignazione post CdM di Salvini, questa è l'indignazione della ex-missima, la ex (o forse no) camerata Giorgia Meloni che mette nello stesso calderone i salvataggi in mare con le misure anti Covid (vedere al riguardo anche la foto ad inizio articolo):
«Col calar delle tenebre Giuseppe 2 e il suo governo hanno smantellato i decreti sicurezza e immigrazione del loro più grande nemico: il Giuseppe 1. Varato un decreto che spalanca le porte all'immigrazione illegale di massa e che concede la protezione umanitaria a chiunque. Un segnale di arrendevolezza ai trafficanti di esseri umani che porterà a un aumento degli sbarchi e isolerà l'Italia in Europa, che chiede serietà nella difesa dei confini esterni dell'Unione e non vuole essere coinvolta dalla furia immigrazionista della sinistra italiana. Con un paradosso nel paradosso: mentre da una parte il Governo restringe a colpi di decreto la libertà degli italiani, dall'altra dà piena libertà alle Ong e a chi specula sull'immigrazione illegale».
A far da contraltare alle dichiarazioni di una Meloni qualunque, diventano indispensabili le parole di chi per esprimersi fa ricorso alla logica e non alla propaganda becera. Per questo è necessario riportare, al riguardo, anche il commento di una persona intelligente, come Gianni Cuperlo:
«Adesso quei Decreti impropriamente battezzati “Sicurezza” appartengono al prima. Era una notizia attesa da mesi, da oggi è realtà. Non si potranno espellere per nessun motivo persone che se rispedite da dove sono fuggite rischiano la vita o trattamenti degradanti. Protezioni speciali andranno garantite a chi ha subito violenze, sono state sfruttate e risultano vulnerabili e quelle protezioni si potranno convertire in permessi di lavoro. Nessuna multa milionaria o sequestro delle navi per le Ong che non rispettino le regole. Rimossa la logica che aveva cancellato il sistema Sprar, si torna al modello della distribuzione territoriale dove fornire strutture e servizi di assistenza, formazione, integrazione con una cura specifica rivolta ai richiedenti asilo che verranno iscritti agli elenchi dei Comuni con diritto a documenti e assistenza sanitaria. Torniamo nel perimetro della civiltà oltre che del buon senso. Forse sarà anche per questo che Roma stamane è riscaldata dal sole di ottobre».
Per correttezza va anche aggiunto che questo Governo ha "suggerito" alla Guardia Costiera di inventarsi delle violazioni delle norme del codice della navigazione per fermare amministrativamente le navi delle ong ed impedir loro di effettuare salvataggi in mare. Adesso, dopo la revisione dei decreti Salvini, si attende anche un ritorno alla normalità per quanto riguarda i fermi che costringono in porto le navi Mare Jonio, Ocean Viking, Sea-Watch... è chieder troppo pretendere un ritorno alla normalità?