Si sono conclusi venerdì i test che per quattro giorni, sul circuito della Catalogna, hanno visto i team di Formula 1 mettere alla prova le nuove vetture, in vista del prossimo inizio di stagione. Va detto subito che la Ferrari ha fatto registrare dei tempi entusiasmanti, con Vettel che nel penultimo giorno ha più volte stracciato il record della pista portandolo a 1'17"182, e con Raikkonen che a conclusione delle prove ha fatto registrare quasi lo stesso tempo del compagno di squadra.

Ciò vuol dire che la Ferrari adesso sia sopra il livello dei team Red Bull e Mercedes che lo scorso anno gli sono stati concorrenti? È presto per affermarlo, visto che la casa austriaca e quella tedesca hanno impostato i test esclusivamente sull'affidabilità e non anche sulle prestazioni. Quindi, non c'è stato un confronto diretto con le vetture di Maranello.

In ogni caso, sulla SF 71H, la Scuderia Ferrari ha fatto delle modifiche, di cui la più importante riguarda il passo, con la lunghezza della vettura che adesso è allo stesso livello di quella della Mercedes con un interasse di poco meno di 370 cm., aumentando la distanza tra le ruote anteriori e posteriori di 14 cm.

Rispetto all'abitacolo, la macchina è stata allungata leggermente sia in relazione al frontale che al posteriore, con benefici che già parrebbero essere significativi in relazione al carico aerodinamico, che garantirebbe così più bilanciamento e stabilità al mezzo. Inoltre, questo assetto consentirà anche maggiore flessibilità è più spazio di manovra per la messa a punto dell'auto in base alle caratteristiche del circuito. Nella scorsa stagione, la scarsa adattabilità della Ferrari è stato il punto debole che ha fatto sì che ancora una volta la Mercedes finisse per avere il sopravvento nella classifica del mondiale.

Passo corto, passo lungo è una litania che ritorna spesso, specialmente a inizio stagione, tra i team di Formula 1, soprattutto riguardo alla messa a punto della vettura. Quelle a passo corto, infatti, finiscono sempre per essere le più competitive all'inizio, per avere poi problemi nel resto della stagione.

Quest'anno, la Ferrari ha scelto la strada opposta e, se queste sono le premesse, sembrerebbe che quella che ci apprestiamo a vivere sia finalmente la stagione decisiva, se non per vedere la Ferrari vincere, almeno per vederla competere fino alla fine.