Oggi, nella Giornata del Dono, mi piacerebbe dedicare a tutti questa mia piccola lirica iperbolica che si ispira alla bellissima poesia di Elli Michler “Dir Zugedacht - Dedicato a te”.

L’augurio di Elli Michler – che penso sia anche tra i più belli che si possano fare – era quello di trovare il proprio tempo, e implicitamente di non sprecarlo perché troppo prezioso per consegnarlo ai soli obblighi e costrizioni imposti dal lavoro e dalla società. A questo augurio unisco oggi il mio, che è anche quello di poterci fare noi stessi donatori di tempo agli altri, e in particolar modo ai nostri affetti più cari.

Ti dono il mio tempo.Ti dono il mio tempo:
perché è la cosa più preziosa che ho.
Usalo per consolarti,
per essere felice,
per trovare aiuto,
per lasciarti proteggere,
per imparare cose nuove,
e crescere, amare, gioire.
Ti dono il mio tempo,
perché tu abbia più tempo.
E possa anche tu regalarlo agli altri
e farne generosamente godere.
Ti dono il mio tempo,
per farne ciò che vuoi,
smettendo di correre,
affrancandoti dagli impegni,
per non fare niente
e sentirti parte di tutto.
E per restituirti il tempo rubato,
maltrattato, sprecato, vanificato.
Ti dono il mio tempo,
per lasciarti pensare meglio,
e per tornare a capire insieme
quanto sia importante il tempo.
(AE, 11/2002)



Base foto: “La persistenza della memoria”, Salvator Dalì (1931) – Museum of Modern Art, New York