"Ho appena firmato lo Stato di Emergenza regionale a causa della grave situazione di deficit idrico che sta interessando il territorio lombardo.
Fin da subito, devo raccomandare a tutti i lombardi di utilizzare l'#acqua potabile in modo parsimonioso e attento. Per l'uso agricolo dell'acqua ci siamo già mossi da tempo, lavorando di concerto con agricoltori e i gestori dei bacini idroelettrici, per raggiungere un equilibrio tra produzione di energia e produzione agricola.Lo stato d'Emergenza regionale mette a disposizione dei sindaci dei comuni lombardi uno schema di ordinanza sul risparmio idrico da adottare in base agli effetti della siccità nei rispettivi territori.Chiediamo alla presidenza del Consiglio dei ministri la costituzione di una cabina di regia permanente stato/regioni per il monitoraggio della crisi idrica a livello nazionale e la predisposizione di azioni finalizzate a fronteggiare adeguatamente la situazione emergenziale".

E dopo quanto dichiarato venerdì per tutta la Lombardia dal presidente della regione Attilio Fontana, oggi anche il sindaco di Milano Beppe Sala ha decretato anche il suo stato di emergenza per il capoluogo lombardo:

"L'emergenza siccità persiste e bisogna prendere provvedimenti. Ieri la Regione Lombardia ha decretato lo stato di emergenza idrica fino al 30 settembre e riteniamo giusto fare la nostra parte, adottando un'ordinanza che inviti cittadine e cittadini a ridurre al minimo l'uso di acqua potabile sia di uso domestico che per irrigare prati, giardini privati e pulire terrazzi e cortili.Disporrò inoltre le seguenti misure emergenziali:

  • chiusura di tutte le fontane fatte salve quelle dove sia presente fauna e flora e i laghetti/rogge dei parchi cittadini;
  • sospensione dell'irrigazione a spruzzo dei prati e delle aree verdi, eccetto l'irrigazione a goccia che interessa i nuovi impianti di alberi che devono essere preservati.
Le fontanelle cittadine resteranno aperte, visto le temperature ormai da settimane sopra i 30 gradi e l'arrivo di una nuova ondata di calore.Per ridurre i consumi di energia e quindi per abbassare il rischio di blackout si raccomanda di mantenere la temperatura di uffici, negozi, abitazioni a 26 gradi.Tutti i negozi dovranno tenere le porte chiuse anche in presenza di lame d'aria e mantenere la temperatura non al di sotto dei 26 gradi.Infine ho richiesto l'attivazione dei pozzi geotermici privati con scarico in corpi idrici per aumentare al massimo l'alimentazione di ogni roggia, cavo o colatore".