«Il problema dei rifiuti lo conosco. L'ho vissuto sulla mia pelle nel corso degli anni in cui ho lottato insieme a tanti cittadini per la salvaguardia dell'ambiente, che significa lottare per la salute delle persone oggi e domani. Non vogliamo, non dobbiamo e non possiamo tornare indietro. Abbiamo l'imperativo morale di andare avanti, proprio per tutelare la salute di tutte le persone che abitano la mia terra.

In Campania c'è oggi una emergenza, quella dei roghi. Incendi dolosi nei depositi e nelle discariche abusive. Su questo ci deve essere un impegno serio, costante e senza sosta.

Poi però dobbiamo anche andare oltre l'emergenza e pensare al futuro che vogliamo. Non un futuro che guarda a mille anni, ma più vicino a noi. La soluzione è l’economia circolare, la soluzione è considerare il rifiuto una risorsa e poterlo riusare e riciclare, avviando una filiera impiantistica e imprenditoriale virtuosa e sostenibile.
Questi sono i sì che fanno bene alla Campania come a tutta Italia.»

Questo è ciò che il presidente della Camera, Roberto Fico, sosteneva il 17 novembre.

Oggi, invece, è stato più diretto: «Gli inceneritori che portano salute ed economia, per favore stop alle barzellette!»


Il tutto in linea con la dichiarazione del Movimento 5 Stelle che ricorda che il "contratto di Governo tra Movimento 5 Stelle e Lega in tema di rifiuti parla chiaro. Parla di chiudere inceneritori e discariche. Non di realizzarne" (Punto 4. Ambiente, green economy e rifiuti zero).

E lo spiega anche il senatore 5 Stelle Girotto: «Gli inceneritori non risolvono i problemi, ma li creano. Creano ceneri e catrame pericolosi e difficili da smaltire. Sprecano energia e non producono alcun posto di lavoro.

Viceversa il riciclo e l’utilizzo dei rifiuti creano enormi benefici per i nostri territori. Creano energia e nuovi posti di lavoro.
Ma soprattutto salvaguardano l’AMBIENTE.

Il riciclo è innovazione, è progresso, è futuro. Gli inceneritori sono il passato.»


Inutile dire che il destinatario delle contestazioni dei 5 Stelle, Matteo Salvini, continua a fare orecchie da mercante: «Se gestiti bene e controllati bene, i rifiuti portano più salute e più economia e, quindi, sicuramente la Lombardia non torna indietro. Anzi, l’obiettivo è che anche altre regioni vadano avanti. Non voglio un Paese che torna indietro.»