La decisione di Londra di applicare, a partire da sabato 15 agosto, la quarantena per tutti coloro che rientreranno dalla Francia ha fatto scattare la corsa al rientro dei britannici andati in ferie oltre Manica. 

Non appena giovedì sera la notizia è iniziata a circolare, è scattata la caccia per trovare un mezzo disponibile che consentisse ai sudditi di sua maestà di rientrare in patria ed evitare di dover star chiusi in casa per i prossimi 14 giorni. Per molti il provvedimento significherebbe dover rinunciare a due settimane di lavoro. Una "vacanza" aggiuntiva che in pochi potrebbero permettersi.

Quindi tutti a casa... ma come?

Già giovedì sera è partita la corsa per prenotare un mezzo per attraversare la Manica ed è stata una gara contro il tempo e contro i prezzi.

I costi di alcuni voli per il Regno Unito in partenza da Parigi erano saliti a più di 450 sterline, rispetto alle 66 di una settimana fa. Invece, molti voli in partenza dal sud della Francia erano già tutti prenotati. I biglietti Eurostar più economici potevano essere acquistati a partire da 210 sterline, con un aumento di 60 sterline rispetto ad alcuni giorni prima. 

Eurotunnel, un'ora dopo la notizia della quarantena obbligatoria, ha ricevuto 12mila richieste di prenotazione per un passaggio sotto la Manica, quando nello stesso periodo di tempo, normalmente, sono solo qualche centinaio. 

Naturalmente, è caccia anche ai traghetti, per i quali è necessaria la prenotazione, anche se in molti proveranno a tentare la sorte approfittando di qualche posto libero... ma sarà comunque una corsa contro il tempo.

Ai britannici in vacanza in Francia e nei Paesi Bassi, per i quali vale la stessa regola, tentare di evitare la quarantena è costato centinaia di sterline per i rientri anticipati... oltre al fatto che in molti hanno dovuto interrompere le vacanze già prenotate. 

Ma la cosa peggiore è che tutte le persone che hanno deciso di tornare in patria si sono accalcate, in barba a qualsiasi regola di distanziamento sociale, nelle stazioni ferroviarie, negli aeroporti, agli imbarchi sui traghetti.

Saranno ancora convinti, a Londra, di aver preso una decisione sensata? Naturalmente, per gli arrivi dal Regno Unito, anche la Francia a partire da domani imporrà la quarantena.