Infiltrazioni di acqua dai soffitti, amianto nelle intercapedini delle pareti, perdite dai tubi di impianti di riscaldamento e continui guasti nell'impianto idraulico. Questa è la realtà di alcuni edifici scolastici della nostra regione, fotografata da insegnati e genitori che, tramite lettere, hanno denunciato la poca sicurezza per gli studenti di alcune scuole e il timore che, senza interventi importanti, non ci sia più la garanzia del regolare svolgimento delle lezioni.
C'è necessità di intervenire. Il Governo sta facendo una parte con il fondo unico per l'edilizia scolastica che ha una dotazione di 3,9 miliardi per la messa in sicurezza, ristrutturazione e realizzazione di edifici scolastici (in due anni, sono stati avviati 12.041 interventi). Il fabbisogno lombardo di interventi in ambito di edilizia scolastica è, purtroppo, molto elevato anche perché poco è stato investito negli anni precedenti dalla Giunta regionale. 
Per questi motivi, appena si è appreso dell'esistenza di un fondo di circa 14 milioni di euro destinati a questi interventi e giacenti presso il Fondo di Finlombarda, i consiglieri del Pd hanno impegnato la Giunta ad avviare un bando rivolto agli enti locali per la messa in sicurezza degli edifici scolastici, tramite un ordine del giorno. Sono trascorsi due mesi e mezzo dall'impegno, ma nulla si è mosso e dato che anche la Regione Lombardia deve fare la sua parte, è stata inviata una lettera di sollecito per aprire il nuovo bando. 
A stretto giro è arrivata la risposta ufficiale dall'assessore Aprea: il bando, spiega la titolare dell'istruzione, sarà aperto entro fine anno e gli interventi saranno effettuati nel 2017.