Il Ministero dell'Istruzione dell'Autorità Palestinese ha affermato che 12.799 studenti sono stati uccisi e 20.942 sono rimasti feriti dall'inizio dell'aggressione israeliana alla Striscia di Gaza e alla Cisgiordania il 7 ottobre 2023, secondo quanto riportato oggi dall'agenzia Wafa.
Il Ministero ha affermato in una nota che il numero di studenti uccisi nella Striscia di Gaza dall'inizio dell'aggressione ha raggiunto il numero di 12.681, mentre quelli feriti sono 20.311, mentre in Cisgiordania sono stati uccisi 118 studenti e altri 631 sono rimasti feriti, 538 le persone arrestate ["ostaggi" dello Stato ebraico, ndr].
Inoltre, 598 insegnanti e dirigenti scolastici sono stati uccisi e 3.801 sono rimasti feriti sia nella Striscia di Gaza che in Cisgiordania, e più di 158 sono stati arrestati in Cisgiordania.
Il Ministero ha sottolineato che 425 scuole pubbliche, università e i relativi edifici, nonché 65 appartenenti all'Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l'occupazione dei rifugiati palestinesi (UNRWA), sono stati bombardati e distrutti nella Striscia di Gaza.
Infine 788.000 studenti nella Striscia di Gaza sono ancora privati della possibilità di frequentare scuole e università dall'inizio dell'aggressione, oltre al fatto che la maggior parte degli studenti soffre di traumi psicologici e deve affrontare difficili condizioni di salute.
Nonostante tutto ciò, la comunità internazionale si preoccupa della sicurezza dei "ladri", visto che lo Stato ebraico è nato come furto ai danni del popolo palestinese. L'ONU, grazie alla leva del terrorismo praticato da Irgun e Lehi, dette seguito alla richiesta del Regno Unito di disfarsi del mandato in Palestina, creando una divisione del territorio arbitraria, oltre che assurda, visto che concedeva a meno del 10% di ebrei residenti oltre il 50% del territorio.
Per far cessare l'ovvio conflitto che seguì a tale follia diplomatica, le Nazioni Unite inviarono lo svedese Folke Bernadotte come mediatore. Le sue proposte (tra cui la protezione e il libero accesso ai Luoghi Santi, la smilitarizzazione e il controllo delle Nazioni Unite su Gerusalemme, il libero accesso a Gerusalemme e il ritorno dei profughi palestinesi) che furono approvate dall'ONU nella risoluzione 194 dell'11 dicembre 1948, sono in gran parte risultate lettera morta, perché ai ladri - che nel frattempo da ebrei erano diventati ebrei israeliani - non erano gradite.
Per questo Bernadotte fu assassinato nel settembre del 1948 in una delle ultime operazioni del Lehi. Tra gli assassini anche Yitzhak Shamir che qualche anno dopo divenne ottavo premier israeliano, curiosamente subito dopo Begin, altro terrorista che a capo dell'Irgun fu responsabile del centinaio di morti assassinati nell'attentato all'Hotel Re David di Gerusalemme.
Dalla data della sua costituzione, maggio 1948, lo Stato ebraico, facendosi scudo della sua sicurezza con il supporto degli Stati Uniti e della propaganda di lobby ebraiche, continua a rubare la proprietà e le vite di palestinesi, libanesi e siriani con l'unico scopo genocidario di creare uno Stato di Israele cha vada dal fiume al mare.
Per chi nutrisse ancora qualche dubbio in proposito, il ministro della Difesa Israel Katz, in una nota pubblicata questa mattina, ha dichiarato che Israele intende operare a Gaza come sta operando in Cisgiordania, dove il suo esercito può entrare e uscire senza riserve, può trattenere qualsiasi palestinese voglia, può prendere di mira e assassinare qualsiasi palestinese voglia... come ha iniziato a fare anche nel sud del Libano, nonostante il cessate il fuoco in atto.
Ai ladri dello Stato ebraico, d'altronde tutto è concesso, perché ciò conviene a Stati Uniti, Canada, Europa... Non conviene però al rispetto del diritto internazionale umanitario, ma in questo caso - in base a ciò che sta accadendo - il diritto internazionale umanitario - a quanto pare - deve essere calpestato.