Un consiglio da amico. Se avete bisogno di utilizzare un'applicazione di messaggistica che permette di scambiare messaggi ed effettuare chiamate audio-video... allora usate Signal. Perché? Perché, se siete fortunati, potrebbe capitarvi di conoscere in anteprima le decisioni politiche e i piani militari dell'amministrazione Trump.
Non ci credete? Eppure è accaduto... veramente... a Jeffrey Goldberg, caporedattore della rivista statunitense The Atlantic, che a sua insaputa è stato incluso in un gruppo che comprendeva personaggi chiave dell'amministrazione Trump.
Dopo aver letto i primi messaggi, Goldberg è rimasto stupito, credendo fosse vittima di uno scherzo o di una truffa, con qualcuno che cercava di fargli credere di aver avere accesso a informazioni riservate che riguardavano decisioni politiche e militari della Casa Bianca.
Dopo che i messaggi continuavano, Goldberg ha iniziato ad avere più di una perplessità sul loro contenuto, iniziando a credere che potessero essere il prodotto di un modello IA molto ben fatto...
Poi, quando è stato messo a conoscenza dei piani di attacco contro gli Houthi ed ha verificato che gli orari in cui erano avvenuti corrispondevano con precisione a quelli che erano stati forniti in anticipo nella chat, allora ha capito che quanto aveva letto finora era tutto vero.
Le chat di cui era venuto a conoscenza includevano considerazioni e analisi del vicepresidente JD Vance, del consigliere per la Sicurezza nazionale Mike Waltz, del Segretario alla Difesa Pete Hegseth, del vicecapo dello staff della Casa Bianca Stephen Miller, il candidato per dirigere il Centro Nazionale per il Controterrorismo Joe Kent...
L'aspetto grave della vicenda è che questi personaggi hanno utilizzato un'applicazione commerciale, che sarebbe stato normale utilizzare per comunicare appuntamenti, riunioni, interviste o simili, per condividere questioni riservate fino a dei piani di attacco con orari, armi impiegate e obiettivi.
Tali piani sono finiti in possesso di Goldberg, ma non li ha pubblicati, per non mettere a rischio possibili obiettivi americani, però il caporedattore di The Atlantic ha pubblicato le conversazioni di carattere politico che hanno riguardato la ripresa del conflitto contro gli Houthi.
Nella chat Vance faceva presente che il 3 percento del commercio statunitense passa attraverso Suez mentre è del 40 percento il traffico europeo, per poi aggiungere che l'attacco avrebbe finito per aumentare anche in modo significativo il prezzo del greggio:
"Non sono sicuro che il presidente sia consapevole di quanto ciò sia incoerente [la volontà di attaccare gli Houthi] con il suo messaggio sull'Europa in questo momento. C'è un ulteriore rischio che assistiamo a un picco moderato o grave nei prezzi del petrolio. Sono disposto a sostenere il consenso del team e a tenere queste preoccupazioni per me. Ma ci sono forti argomenti per ritardare questo di un mese, fare il lavoro di comunicazione sul perché questo è importante, vedere come va l'economia, ecc."Gli risponde Pete Hegseth: "VP: capisco le tue preoccupazioni e ti sostengo pienamente nel sollevare la questione con POTUS. Considerazioni importanti, la maggior parte delle quali è difficile sapere come progrediranno (economia, pace in Ucraina, Gaza, ecc.). Penso che inviare messaggi sarà dura in ogni caso: nessuno sa chi sono gli Houthi, motivo per cui dovremmo concentrarci su: 1) Biden ha fallito e 2) l'Iran ha finanziato".Michael Waltz: "Che sia adesso o tra diverse settimane, dovranno essere gli Stati Uniti a riaprire queste rotte di navigazione. Su richiesta del presidente, stiamo lavorando con il Dipartimento della Difesa e lo Stato per determinare come compilare i costi associati e addebitarli agli europei".JD Vancea a Pete Hegseth: "Se pensi che dovremmo farlo, facciamolo. Odio dover salvare di nuovo l'Europa".Stephen Miller: "Per quel che so, il presidente è stato chiaro: via libera, ma chiariamo presto all'Egitto e all'Europa cosa ci aspettiamo in cambio. Dobbiamo anche capire come far rispettare tale requisito. Ad esempio, se l'Europa non remunera, allora che facciamo? Se gli Stati Uniti ripristinano con successo la libertà di navigazione a caro prezzo, ci deve essere un ulteriore guadagno economico da ottenere in cambio".
In Italia, vi sono dei politici che stravedono per questa banda di squinternati che (si fa per dire) governa gli Stati Uniti, vantando con loro alleanze, contatti stretti e persino amicizie.
Aggiungere qualsiasi considerazione al riguardo sarebbe superfluo.