Dopo aver parlato con Draghi, la delegazione di  Italia Viva, guidata stavolta da Teresa Bellanova si è presentata alla stampa per dichiarare che il partito di Renzi ha la massima fiducia in Mario Draghi e accetterà tutto quello che Draghi intenderà fare con il suo governo.  

Questa non è una forzatura delle parole dell'ex ministra, ma una semplice sintesi di ciò che ha detto, annunciando che comunque Italia Viva voterà la fiducia a Draghi.

Pertanto, è come se Bellanova, Faraone e Boschi (i tre che formavanola delegazione renziana) avessero detto a Draghi governa con chi vuoi , fai quello che vuoi... noi saremo sempre d'accordo.


A seguire, davanti ai microfoni si è presentata la delegazione di Fratelli d'Italia, guidata da Giorgia Meloni, che ha ribadito che non darà la sua fiducia al governo, annunciando però che appoggerà eventuali provvedimenti che riterrà utili e in linea con le politiche del suo partito.

L'aspetto singolare dell'intervento della Meloni è  rappresentato dall'elenco delle proposte che il suo partito però appoggerebbe... in pratica un dettagliato piano di governo a cui Draghi dovrebbe attenersi. 

Chiunque sia dotato di un pur vago spirito di osservazione, non potrà non essersi lasciato sfuggire il paradosso rappresentato dai due interventi, con la Bellanova che appoggia Draghi al buio e la Meloni che dice di non appoggiarlo, ma gli presenta una serie infinita di temi che FdI vorrebbe venissero realizzati.

Entrambe le posizioni sono un controsenso. Quella di IV è un insulto alla Costituzione e alle regole democratiche, visto che implicitamente prefigura una dittatura Draghi. La posizione della Meloni è un insulto  alla logica di cui l'avvedutissima volpe del sovranismo, non solo italico ma addirittura europeo, non si è accorta. Figuriamoci!

In ogni caso, un merito le due dichiarazioni lo hanno avuto: quello di dimostrare la qualità (scarsissima) delle persone che siedono in Parlamento che, in base a quanto dichiarano, non sembrano essere all'altezza dell'incarico ricoperto... e dire che, in questo caso, non si tratta nemmeno di appartenenti al Movimento 5 Stelle!