Sui social la premier Giorgia Meloni, pubblicando un selfie, alla vigilia del secondo anniversario del suo governo ha scritto:
"Finché avremo il sostegno dei cittadini, continueremo a lavorare con determinazione, a testa alta, per realizzare il nostro programma e aiutare l’Italia a crescere, diventare forte, credibile e rispettata.Lo dobbiamo agli italiani, a chi ci ha scelto e a chi, pur non avendo votato per noi, spera che facciamo bene il nostro compito.Al lavoro, senza sosta, senza paura".
Purtroppo tutte le promesse della Meloni in campagna elettorale sono naufragate nel nulla e i cittadini non hanno riscontrato alcuna discontinuità tra il suo governo e quelli precedenti:
- liste d’attesa infinite per una tac o una gastroscopia;
- trasporto pubblico inadeguato e fatiscente, con autobus e metro che passano sporchi, scassati e pieni zeppi, ad ogni morte di Papa;
- stipendi fermi al tempo del passaggio dalla lira all’euro che di fatto ne ha dimezzato il potere d’acquisto;
- la paura di essere aggrediti o scippati per la strada dove non si vede neppure l’ombra di una guardia;
- un sistema previdenziale che alza sempre di più l’asticella dell’età pensionabile fino ai 70 anni;
- le tasse che stringono sempre di più il cappio intorno al collo dei soliti fessi, quando ogni anno vengono evasi ed elusi circa 100 miliardi di euro;
- città finite sotto il fango per la mancanza di interventi strutturali per la messa in sicurezza del territorio;
- e poi l’ultima ‘figuraccia’ dei 16 migranti portati avanti e indietro dall’Albania all’Italia gettando a mare non solo i soldi dei contribuenti, ma anche la speranza di regolamentare i flussi migratori!
E allora, perché i cittadini italiani che pagano le tasse fino all’ultimo centesimo dovrebbero continuare a sostenere questo governo?
Chi lo ha fatto due anni fa votando Meloni e soci alle ultime elezioni politiche oggi, alla luce dei risultati conseguiti da un esecutivo che non ha mosso paglia rispetto ai governi precedenti, non lo rifarebbe neppure sotto tortura!