"... Oggi i principali indicatori macroeconomici ci restituiscono la fotografia di un’Italia che cresce più del doppio della media europea e dell’eurozona.È merito del Governo? L’ho detto tante volte: no. Il merito è del nostro tessuto produttivo e di chi ogni giorno si rimbocca le maniche per portare avanti la propria attività.Quello che ha fatto il Governo è semplicemente la sua parte. Cioè, assicurare stabilità, disegnare una visione di lungo periodo, lavorare per creare un ambiente il più possibile favorevole alle imprese, e costruire le condizioni per fare della nostra Nazione un luogo dove sia conveniente investire. I risultati iniziano a vedersi, anche e soprattutto nel Mezzogiorno. E questo mi rende particolarmente fiera. Nel 2023 il Pil del Sud è cresciuto più della media nazionale, l’occupazione è aumentata in misura maggiore rispetto al resto d’Italia, gli investimenti - che sono la cosa più importante - sono saliti del 50% e il Mezzogiorno ha dato una spinta decisiva alle esportazioni, permettendo così all’Italia di piazzarsi al quarto posto della classifica mondiale dell’export, scavalcando prima la Corea del Sud e poi il Giappone. Quest’anno il Sud è stato di fatto la locomotiva economica dell’Italia, invece di essere quello che abbiamo visto negli anni passati, quando si ritrovava quasi sempre ad essere il fanalino di coda. Abbiamo voluto tracciare una direzione nuova, chiara e intendiamo seguirla. Cioè, dare alle imprese e ai cittadini del Mezzogiorno la possibilità concreta di dimostrare il proprio valore. ... Tanti mattoni di una strategia più ampia, che questo Governo ha messo in campo, per rispondere al desiderio di protagonismo del Mezzogiorno, che non chiede assistenzialismo, sussidi e mancette elettorali, ma semplicemente chiede di essere messo nelle condizioni di competere ad armi pari con il resto della Nazione.Troppo spesso, in passato, il Mezzogiorno è stato considerato quasi un problema, una zavorra. Ma il Sud in realtà è la vera grande opportunità di crescita dell’Italia. A noi spetta il compito di liberare il suo immenso potenziale immenso e inespresso, con investimenti, interventi mirati e la spinta infrastrutturale necessaria per ridurre finalmente il divario con il resto d’Italia, perché senza infrastrutture adeguate nessun rilancio è possibile.Scommettere sull’orgoglio del Sud significa scommettere sull’orgoglio di una Nazione intera, perché un Sud prospero e competitivo è un vantaggio per tutto il popolo italiano. È una scommessa che siamo determinati a vincere. Anche e soprattutto grazie a chi, come voi, ci ha sempre creduto!"
Questo è ciò che la premier Meloni ha detto in occasione della inaugurazione della 87ª Fiera del Levante, cui si è "affacciata" con un video preregistrato, evidentemente ritenendo la manifestazione di poco conto, nonostante sia una delle più importanti, se non la più importante della nuova "locomativa" d'Italia, il tanto vituperato Sud!
Da Bari, il presidente della regione Puglia, Michele Emiliano non ha gradito quello che ha interpretato come uno sgarbo istituzionale, commentandolo in questo modo: "L'assenza della premier è dovuta probabilmente anche al fatto che qui in Puglia non trova gente che la applaude senza critica, qui avrebbe trovato la verità. Quando il premier sfugge alla verità, danneggia se stesso, dal mio punto di vista. E comunque avrebbe avuto un’accoglienza rispettosa e collaborativa".
In sostanza, secondo Emiliano, dopo che governo e partiti della maggioranza hanno tentato di condizionare il voto alle comunali di Bari, Meloni ha preferito rimanere a Roma, per evitare che qualcuno, ricordandosi l'agguato (politico), le vomitasse contro insulti e pernacchie.
Ma le truppe meloniane, cammellate e non, non ci stanno e replicano al retropensiero di Emiliano ricordandogli, come ha fatto il deputato (post) fascista La Salandra, che Meloni non è mai scappata (e come avrebbe potuto farlo una che è politicamente cresciuta a Colle Oppio e a cui sono stati sciorinati tutti gli slogan del ventennio che descrivevano quanto fossero salde le convinzioni del duce... sempre pronto alla fuga in Svizzera):
"Farei notare al presidente Emiliano" afferma La Salandra, "che sembra sempre particolarmente interessato ai riflettori con dichiarazioni ad effetto, come quella di stamane durante l'inaugurazione della Fiera del Levante, che il presidente Giorgia Meloni in vita sua non è mai scappata dinanzi a niente e nessuno e di ciò ne può chiedere conferma al presidente della Regione Campania.Anzi, a ottobre parteciperà alla firma del «Patto per la Puglia» con lo stesso governatore Emiliano e il ministro Fitto, per avviare la programmazione dei fondi Fsc che valgono ben 4,6 miliardi di euro.Semmai, è proprio Emiliano il professionista del fuggi fuggi, salvo non soffra di pseudologia fantastica, considerando le risposte che ha dato, o sarebbe meglio dire non ha dato - fingendo sempre di non sapere - rispetto agli ultimi scandali regionali, tra cui gli affidamenti diretti vari ai suoi fratelli o, visto che ha parlato di sanità, rispetto all'ormai famoso ospedale Covid realizzato (e anche disfatto) a spese dei pugliesi. Un po' di serietà, anziché le solite giravolte, non farebbe male".
Infine, un piccolo inciso sui miracoli economici della premier Meloni.
La produzione industriale è in calo costante da mesi, il fatturato dell'industria segue a ruota. Le esportazioni faticano e dopo aver cancellato il precedente trattato con la Cina, la premier è corsa subito a Pechino per farne uno analogo dopo che le esportazioni verso quella nazione erano crollate. L'inflazione è stabile, ma per comprare un chilo di pane ci vogliono dai 4 ai 5 euro.
Tutti ormai vanno a lavorare, tanto che non c'è quasi più disoccupazione, salvo poi vedere che le ore lavorate ci mostrano che l'occupazione è il risultato del conteggiare i tanti, tantissimi lavoretti come se fossero posti di lavoro a tempo pieno. Tanta è l'occupazione e il benessere che siamo arrivati al punto che non solo Stellantis ha deciso di fuggire dall'Italia, ma ai dipendenti in cassa integrazione a Mirafiori propone di acquistare le Maserati a prezzi stracciati!
Ma il Pil è il Pil! E come è cresciuto? Quando non sarà più il tempo della propaganda, qualcuno si ricorderà che probabilmente tutto il bengodi di cui Meloni si riempie la bocca è lo strascico del Superbonus che ancora resiste. Il Pil del sud sta crescendo più che in altre parti d'Italia. Le altre parti d'Italia sono più industrializzate e se il sud fattura di più vuol dire che sono le microimprese a far da traino, quelle per l'appunto favorite dal Superbonus. E per i record, la spiegazione è semplice: se parti da zero, ogni passo in avanti sarà sempre strabiliante... in fondo, si parla sempre di percentuali, mai di numeri assoluti.