Lorenzo Romani: «Ipocrita! Bugiarda! L'hai DIFESO fino a ieri! Hai minacciato di andartene qualora fosse sostituito, come volevano Grillo, la Lombardi (che lo definì "un virus che ha infestato il Movimento") e altri capibastone del tuo partito...»
Rampini Marco: «Forza Virginia. ...solo un tuo errore. ...nulla per la giunta. ...avanti tutta. ..forza m5s»
Si dividono i commenti al video della conferenza stampa in cui Virginia Raggi, stamani, comunica di essere rimasta sorpresa dell'arresto di Michele Marra, arresto che - ci tiene a sottolineare - con il Movimento 5 Stelle non ha nulla a che fare, dispiaciuta per Grillo che era dubbioso sulla sua nomina e deteminata ad andare avanti nel suo incarico perché i fatti dell'inchiesta non sono relativi all'attuale consiliatura.
Virginia Raggi si è detta dispiaciuta per quanto accaduto, soprattutto per essersi fidata di una persona che non lo meritava e dispiaciuita anche nei confronti dei cittadini romani e del Movimento 5 Stelle, ma d'altronde Marra - fa notare la Raggi - era un dirigente del Comune di Roma da oltre 10 anni!
Inoltre, il sindaco ha confermato la propria collaborazione nei confronti degli inquirenti ed il proprio sostegno all'inchiesta, a partire da qualsiasi chiarimento sulle nomine dei dirigenti per le quali, ricorda, sono stati sentiti Avvocatura dello Stato e Anac.
In relazione all'inchiesta relativa all'arresto di Marra, Viriginia Raggi ha ricordato la mozione dei 5 Stelle durante la precedente consiliatura che ha portato alla sospensione degli "affitti d'oro" che facevano capo a Scarpellini, con un consistente risparmio per i romani.
«Voglio esser chiara. L'amministrazione va avanti. Il dottor Marra è uno dei 23mila dipendenti capitolini e non un esponente politico. Il mio braccio destro sono i cittadini romani. Ed è per loro che ogni giorno lavoriamo senza sosta. Andiamo avanti con serenità. Grazie!»
Ed in fin dei conti, Virginia Raggi non ha tutti i torti. Stamani le hanno arrestato un dipendente del Comune di cui lei si fidava, ma non apparteneva al movimento politico di cui fa parte. Per di più, l'arresto si riferisce a fatti che riguardano la giunta Alemanno. Non sono relativi alla consiliatura attuale.
E allora perché i media hanno diffuso questa notizia come epocale? Ma non dovrebbe essere politicamente più dirompente la notizia di Giuseppe Sala indagato a Milano? Infatti, l'attuale sindaco di Milano è stato eletto proprio grazie al suo incarico di coordinatore del progetto Expo, definito da Renzi un grandissimo successo. Ed è stato proprio Renzi a volere e promuovere la candidatura di Sala a sindaco di Milano.
Adesso che un'inchiesta della magistratura ci dice che Sala sarebbe coinvolto in irregolarità per l'assegnazione del più importante appalto di Expo dovrebbe essere una notizia di scarso rilievo? Addirittura di minore importanza rispetto all'arresto di un funzionario del Comune di Roma per fatti non in relazione all'attuale Giunta?
È evidente che qualche dubbio sulla qualità dell'informazione in Italia sia lecito porselo e se questa non è molto lontata dai primi posti per trasparenza e correttezza rispetto ad altri paesi, adesso ne conosciamo il perché.