Pubblicata la determina, che assegna i contributi erogati dalla Regione in favore delle famiglie danneggiate in occasione dell’esondazione del torrente Mela dell’ottobre 2015: si tratta della prima tranche delle somme concesse dalla Regione, che complessivamente ha messo a disposizione 300 mila euro, ma nella sostanza ne ha inviati ancora 100 mila al Comune mamertino. A conclusione dell’istruttoria delle 58 istanze presentate dai cittadini di Bastione, solo nove sono state escluse, mentre le altre sono state ammesse con una diversa ripartizione.

Nello specifico 50 mila euro saranno messi a disposizione per immobili danneggiati destinati ad abitazione principale e relative pertinenze (ad essere interessate 18 persone con diritto a risarcimento ciascuno in maniera differente); 40 mila invece per immobili danneggiati non destinati ad abitazione principale e relativi beni mobili registrati e arredi (28 le istanze ammesse, sempre con criteri differenziati di erogazione delle somme); infine 10 mila euro andranno a titolari (tre le istanze) di due attività produttive insediate in immobili danneggiati; anche in questo caso le somme assegnate saranno diverse sulla scorta del danno subito.

Soddisfazione è stata espressa dal Sindaco Pippo Midili per la definizione di una vicenda, che – ha sottolineato – si è trascinata da troppi anni esasperando i cittadini già costretti a dover sopportare un danno economico ingente. Un progetto per la valorizzazione dei fondali ed uno finalizzato alla tutela dell’habitat marino sono le due priorità, che il Consorzio di gestione dell’Area marina protetta “Capo Milazzo” ha rappresentato al Sindaco Pippo Midili nel corso del primo confronto tenutosi a Palazzo dell’Aquila.

Il primo cittadino, incontrando il presidente Giovanni Mangano, ha chiesto un report sull’attività svolta in questi mesi, la progettualità avviata e da varare con l’Università ed Istituti di ricerca, ma anche la necessità di portare avanti un percorso di attenzione non solo dell’ambiente marino, ma anche del territorio.

Mangano ha illustrato lo studio relativo al controllo della zona di Rinella e della Baia di Sant’Antonio attraverso un monitoraggio e poi l’interlocuzione avviata con le industrie del territorio, che, proprio per la presenza dell’A.M.P., sono soggette al rispetto di regole diverse, giacché in un’Area marina protetta i vincoli sono rafforzati da quanto previsto proprio da decreto, che riconosce i fondali milazzesi come Sito di importanza comunitaria.

“Il Consorzio – ha spiegato Mangano – ha già costituito un tavolo tecnico per portare avanti una strategia, che consenta loro di rispettare le regole, evitando che si possano determinare situazioni come gli sversamenti dei giorni scorsi, che, oltre a dare un impatto negativo sul territorio, rappresentano vere e proprie violazioni del decreto ministeriale, che istituisce l’Area marina e prevede pesanti sanzioni anche di natura economica. Il presidente ha concluso fornendo informazioni sull’imminente avvio di progetti legati a risorse europee: uno denominato “Bioblue”, portato avanti assieme all’Università di Messina e all’Area marina protetta di Gozo (Malta), e l’altro, ancora in fase di definizione denominato “Blunet” contro i rischi dell’inquinamento marino. Per Milazzo l’Area marina è una grande conquista e ritengo che potrà dare tanto in termini di sviluppo e di rilancio turistico – ha detto Midili – un’opportunità tale da rappresentare un valore aggiunto per la nostra offerta turistica oltre un importante strumento di tutela del nostro territorio. L’ambiente di Capo Milazzo, sia terrestre, che marino, ha potenzialità che possono rappresentare un concreto volano di sviluppo e quindi occorre una gestione attenta per la sua valorizzazione”.

Il Sindaco infine a proposito dei locali ha comunicato a Mangano che in questa fase la sede dell’A.M.P., in atto ospitata negli uffici turistici di piazza Caio Duilio, sarà spostata nei locali del Diana.