La terza sessione di libere del GP del Belgio ha visto le Red Bull far registrare tempi nettamente migliori rispetto alle Ferrari, confermando pertanto che le modifiche a telaio e motore portate in Belgio, almeno sulla macchina di Verstappen, sono state più che azzeccate.
Nelle qualifiche, a conferma che a Spa la Red Bull, almeno quella del pilota olandese, sia in grado di dare la paga a tutti, Verstappen ha ottenuto il miglior tempo con 1:43.665, con un solo tentativo in Q3, tenendo dietro la Ferrari di Sainz, secondo ad oltre 6 decimi.
Il ferrarista è stato però più veloce di poco meno di 2 decimi dell'altro pilota Red Bull, Perez, mentre solo quarto tempo per Leclerc.
Per quanto riguarda gli altri piazzamenti, dopo i piloti Red Bull e Ferrari troviamo le due Alpine di Esteban Ocon e Fernando Alonso, più veloci delle due Mercedes di Hamilton e Russell, mentre gli ultimi della Q3 sono stati Alexander Albon (Williams) e Lando Norris (McLaren).
Ma le posizioni in Q3, domani, non corrisponderanno a quelle della griglia di partenza. In base al regolamento FIA, sta per scadere il termine per le scuderie per apportare modifiche al motore. Quindi, molti team hanno deciso di presentare quella che anche nei prossimi anni rimarrà la loro power unit - nuove evoluzioni potranno esser proposte solo dal 2026 - a partire da questo gran premio e non in quello di Olanda della prossima settimana, termine ultimo.
I nuovi motori sono stati montati sulle vetture di Verstappen, Leclerc, Ocon, Norris, Schumacher e Bottas che partiranno da fondo griglia (dalla terz'ultima fila) nell'ordine indicato, in base ai risultati ottenuti in qualifica.
Quindi, domenica, in prima fila al GP del Belgio vedremo Sainz e Perez, seguiti da Alonso ed Hamilton, Russell ed Albon, Ricciardo e Gasly e, in quinta fila, Guanyu e Stroll.
Domenica la corsa prenderà il via alle 15 e, a meno di sorprese, non dovrebbe esserci rischio di pioggia. Lo scorso anno, a causa di un forte acquazzone la gara non si è praticamente disputata, anche se vennero assegnati metà dei punti in palio, con la pagliacciata di far sfilare le vetture dietro la safety car per un paio di giri, prima di sospenderla definitivamente.
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