La vita agra dei post-fascisti! Camerati e media a supporto degli estremisti di destra al governo, da mattina a sera devono darsi da fare per dimostrare che tutto quanto decida il governo Meloni è buono e giusto, che tutto ciò che dicano le opposizioni è sempre e comunque sbagliato e offensivo e, soprattutto, che gli attuali post-fascisti non sono fascisti.

Per questo l'aggressione di due studenti al liceo Michelangiolo di Firenze deve essere "derubricata" a rissa e non può e non deve essere definita una aggressione di stampo fascista.

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, tutto sarebbe partito da un volantinaggio davanti alla scuola da parte di giovani di Azione studentesca (organizzazione di estrema destra ricostituitasi dopo esser stata sciolta nel 2016 con la scomparsa di Alleanza Nazionale e di cui in passato ha fatto parte anche la stessa Giorgia Meloni) che avrebbe portato a una discussione con due studenti del liceo appartenenti ad un collettivo antifascista. Dalle parole si sarebbe poi passati ai fatti. Le indagini in corso devono stabilire se si sia trattato o meno di un attacco premeditato.

Ma per l'appunto, i post-fascisti non possono e non devono far credere che i fascisti esistano ancora... nonostante le evidenze. È una questione di principio... perbacco, deve aver apostrofato i suoi la premier Meloni, quella che voleva le cento ore di girato per non ammettere che il suo referente a Milano e in Europa si era dichiarato fascista.

È per questo che il presidente della commissione Cultura della Camera, Federico Mollicone (daje, Mollico'... faje vede), ha presentato un'interrogazione parlamentare su quanto accaduto a Firenze per allestire una messinscena dove si farà rispondere dal ministro dell'Interno che quanto accaduto è stata una rissa e non una aggressione, come ha ribadito anche ad Agorà su Rai3.

«Se si vede il video integrale si vede che erano assiepati da una parte, è stato un fronteggiamento fra due gruppi», ha sentenziato Mollicone.

Infatti, più persone che prendono a calci un ragazzetto peso piuma, steso per terra, non può che essere una rissa, tra studenti, soprattutto se a dar calci sono appartenenti ad una organizzazione di estrema destra.

Cosa diversa se a menare fossero stati dei neri, non di camicia ma di pelle. Salvini e Meloni si sarebbero slogati le dita a forza di postare sui social l'atto crudele e inumano compiuto nei confronti di un cristianissimo studente bianco da parte di infedelissimi musulmani neri... aggiungendo che la sinistra dell'accoglienza e dei buonisti era rimasta in silenzio di fronte all'ennesimo scempio della democrazia, della sicurezza e di quant'altro la fantasia della propaganda avesse potuto suggerire.

Ma trattandosi di post-fascisti, i due estremisti di destra al governo sono rimasti in religioso silenzio... nonostante l'aggressione di Azione Studentesca non sembrerebbe essere un episodio isolato: un fatto simile sarebbe accaduto alcuni giorni prima  davanti a un altro liceo fiorentino, il Pascoli.

Questo è quanto riporta un quotidiano locale:

"Alle 8 del mattino di giovedì alcuni ragazzi di Azione Studentesca svolgono un volantinaggio poco distante dall'ingresso del liceo, in viale Don Minzoni. Alcuni studenti si avvicinano, dicono loro qualcosa, ed è allora, stando alle testimonianze, che un gruppo, con cappucci calati sulla fronte, appare all'improvviso e si toglie la cintura dai pantaloni iniziando a brandirle mentre i ragazzi, spaventati, si rifugiano nell'androne della scuola. A confermare l'episodio la dirigente del liceo Maria Maddalena Erman".

Ma per il governo Meloni, non trattandosi di rave party, tutto questo non è un problema.