Il Ministero della Salute ha presentato il Piano Nazionale di Gestione delle Liste d’Attesa (PNGLA) 2025-2027, un aggiornamento del precedente documento 2019-2021, in attesa di approvazione in Conferenza Stato-Regioni. Obiettivo primario: ridurre i tempi di attesa per visite specialistiche, esami diagnostici e ricoveri programmati, garantendo maggiore equità, trasparenza e sostenibilità del Sistema Sanitario Nazionale. Il Piano, allineato al Decreto Legge Liste d’Attesa (73/2024), introduce strumenti innovativi per migliorare l’accesso alle cure, potenziare il monitoraggio e responsabilizzare le istituzioni nel rispetto dei diritti dei cittadini.
Una delle novità cardine è l’implementazione di un sistema di monitoraggio unificato, accessibile tramite i portali regionali e aziendali. I cittadini potranno consultare:
- Tempi medi di attesa per prestazioni, suddivisi per priorità (Urgente, Breve, Differibile, Programmata).
- Disponibilità di strutture pubbliche e private accreditate.
- Diritti in caso di ritardi, come l’attivazione automatica di percorsi alternativi.
Cuore del sistema è la Piattaforma Nazionale delle Liste d’Attesa (PNLA), che interconnette le 21 Piattaforme Regionali (PRLA), creando un “cruscotto” nazionale per il governo delle liste. Questo strumento, integrato con il Pnrr, consentirà di:
- Verificare l’applicazione delle linee guida cliniche e dei criteri di appropriatezza.
- Monitorare gli slot disponibili nel pubblico e nel privato accreditato.
- Garantire il rispetto dei tempi massimi in base alle classi di priorità.
Il Piano valorizza il Raggruppamento di Attesa Omogenea (RAO), un sistema che classifica le prestazioni in base a criteri clinici e organizzativi definiti da società scientifiche, Regioni e cittadini. Il RAO, aggiornato periodicamente sul Portale Agenas, orienta i medici verso scelte appropriate, evitando sprechi e riducendo disparità territoriali.
Se un’Azienda Sanitaria non garantisce una prestazione entro i tempi previsti, deve attivare percorsi di tutela, senza che il cittadino debba farsi carico della ricerca di alternative. Le soluzioni includono:
- Preliste: liste temporanee che registrano la richiesta e assegnano un appuntamento entro 5-20 giorni, a seconda della priorità (esclusa la classe U, urgente, da gestire entro 72 ore).
- Acquisto di prestazioni da professionisti in regime libero-professionale, con costi non superiori alle tariffe SSN.
- Accordi con ospedali e privati accreditati.
È escluso il rimborso di prestazioni già effettuate in strutture private, per evitare abusi.
Per semplificare l’accesso, i CUP (Centri Unici di Prenotazione) integreranno canali di pagamento digitali (PagoPA, app) e fisici (uffici postali), consentendo di saldare il ticket in un’unica soluzione. Inoltre:
- I cittadini devono disdire gli appuntamenti almeno 2 giorni prima, pena il pagamento della quota prevista (escluse urgenze con preavviso ≤2 giorni).
- Le Regioni disciplineranno sanzioni e procedure per gestire le mancate disdette, con deroghe solo per motivi certificati (es. forza maggiore).
Le farmacie assumono un ruolo strategico nel Piano, diventando punti di:
- Prenotazione CUP e ritiro referti.
- Esecuzione di esami (ECG, holter) e telemedicina.
- Supporto al Fascicolo Sanitario Elettronico e al Dossier Farmaceutico.
Il PNGLA 2025-2027 rappresenta un passo avanti nella modernizzazione del SSN, coniugando tecnologia, appropriatezza clinica e tutela dei diritti. La sfida sarà garantire un’implementazione omogenea tra Regioni, evitando disparità, e comunicare efficacemente i nuovi strumenti ai cittadini. Se applicato con rigore, il Piano potrebbe ridurre le criticità storiche delle liste d’attesa, avvicinando l’Italia agli standard europei di efficienza sanitaria.