Il trafiletto sulla possibilità di un genocidio in atto a Gaza, peraltro criticabile per la sua reticente ipocrisia, pubblicato come anticipazione di qualche passaggio di un nuovo libro del Papa in uscita per la prossima settimana, ha mandato fuori di testa l'ambasciatore d'Israele presso la Santa Sede, Yaron Sideman, che ha replicato così a quanto scritto dal pontefice:

Facendo seguito a quanto riportato oggi da Vatican News: "Il 7 ottobre 2023 c’è stato un massacro genocida di cittadini israeliani e da allora Israele ha esercitato il proprio diritto di autodifesa contro i tentativi provenienti da sette diversi fronti di uccidere i suoi cittadini. Qualsiasi tentativo di chiamare questa autodifesa con qualsiasi altro nome significa isolare lo Stato ebraico.Ogni tentativo di chiamarlo con un altro nome significa prendere di mira lo Stato ebraico".

Un'ulteriore riprova del grado di arroganza di Israele, spiegabile banalmente con l'impunità concessa allo Stato ebraico che, facendosi scudo della shoah, da decenni viola sistematicamente il diritto internazionale umanitario senza conseguenza alcuna, passando così dal metter in atto l'apartheid al mettere in atto un genocidio.

E questo anche grazie alla delinquenziale complicità delle comunità ebraiche  e dei governi di molte nazioni cosiddette democratiche i cui rappresentanti si dilettano ad accusare di antisemitismo chiunque ricordi loro l'esistenza dello Statuto di Roma, della Convenzione Internazionale sull'Eliminazione e la Repressione del Crimine di Apartheid e della Convenzione sul Genocidio.

Grazie a tutti questi criminali - ricordo loro che si è complici in un crimine anche non facendo niente di quanto è in proprio potere per fermarlo quando se ne viene a conoscenza - lo Stato ebraico di Israele sta continuando a mettere in atto un genocidio a Gaza, in Cisgiordania, a Gerusalemme est e in Libano.




Nota: l'immagine in alto mostra in primo piano l'ambasciatore d'Israele presso la Santa Sede, Yaron Sideman, e alcuni fotogrammi del genocidio in atto a Gaza da più di un anno.