Fiat Chrysler Automobiles e Peugeot, lunedì 4 gennaio, hanno annunciato che le rispettive assemblee degli azionisti tenutesi in data odierna hanno approvato a larghissima maggioranza (con oltre il 99% dei voti a favore dell’operazione) la fusione di FCA e Groupe PSA volta alla creazione di Stellantis N.V. (“Stellantis”).A seguito delle approvazioni assembleari odierne e dell’ottenimento delle ultime autorizzazioni normative nel corso del mese scorso, tra cui in particolare da parte della Commissione Europea e della Banca Centrale Europea, FCA e Groupe PSA prevedono di perfezionare la fusione il 16 gennaio 2021.La negoziazione delle azioni ordinarie Stellantis avrà inizio lunedì 18 gennaio 2021 sul Mercato Telematico Azionario di Milano e su Euronext Paris e martedì 19 gennaio 2021 sul New York Stock Exchange.

Nella nota congiunta pubblicata oggi dai due marchi automobilistici è stato comunicato che il nuovo gruppo automobilistico annunciato mesi fa prenderà ufficialmente il via a partire dal prossimo 18 gennaio con il nome Stellantis.

Stellantis, come hanno spiegato i vertici del nuovo gruppo, «deriva dal verbo latino "stello" che significa "essere illuminato di stelle" e trae ispirazione da questo nuovo e ambizioso allineamento di marchi automobilistici leggendari e forti culture aziendali che, unendosi, sono in procinto di creare uno dei nuovi leader nella prossima era della mobilità».

Tutto molto interessante, a partire dal richiamo al marchio Fiat (Fabbrica Italiana Automobili Torino) che anch'esso occhieggiava al latino, visto che si richiamava alla 3a persona singolare del presente congiuntivo del verbo fiĕri (farsi, divenire). 

Stello, stellas, stellavi, stellatum, stellāre è un verbo della 1a coniugazione che significa seminare di stelle, illuminare di stelle e non certo essere illuminato di stelle, come è stato dichiarato.

Se quello era il significato che voleva essere utilizzato, allora i vertici di FCA e PSA avrebbero dovuto utilizzare il verbo in forma passiva: stellor, stellaris, stellatus sum, stellari.

Non solo. L'altra domanda che sorge spontanea a chiunque abbia una pur vaga reminiscenza di studi classici è: "Ma Stellantis che caso è?" 

Il genitivo singolare del participio presente stellans... in pratica, il complemento di specificazione, che se nel caso della nuova holding non si riesce a capire di che cosa.

Per i più "raffinati" potrebbe essere anche un accusativo plurale "poetico" (la forma classica richiede -es), cioè un complemento oggetto o di moto, anche se in tal caso non si sa bene da quale verbo sia retto.

In pratica, il nome scelto per la nuova azienda è un nome che si richiama al latino, ma che chiunque abbia avuto una pur vaga familiarità con quella lingua non avrebbe mai usato in quella forma.

Superficialità, faciloneria... definite tutto questo come meglio credete, ma quello che "risplende" più di ogni altra cosa è l'arroganza dimostrata dai vertici della nuova azienda nel voler far passare la loro ignoranza come perla di saggezza e cultura al popolo adorante e "beota", con la benedizione dei media che si sono ben guardati dal commentare la castroneria avallata dall'erede di Agnelli.